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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2013 alle ore 16:37.

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Datome saluta Roma: «Detroit è un sogno, ma ora voglio una medaglia con l'Italia»

«Un giorno potrei tornare»: per una stagione intera è stato leader di ferro in campo e fuori, Gigi Datome. Ma nel giorno dell'addio alla "sua" Roma eccola che vien fuori, l'anima paisà, con la gioia per l'avventura ai Detrioit Pistons che sta per cominciare che si mescola alla malinconia per il saluto che l'Mvp dell'ultimo campionato fa alla Città Eterna, che l'accolto come un figlio e colmato – contraccambiata – di amore indissolubile. A ricordare a tutti di che pasta è fatto l'uomo, prima ancora del giocatore, una frase emblematica: «Preferisco il podio con la Nazionale rispetto a vincere il premio di rookie dell'anno. Col podio l'Italia andrebbe ai Mondiali e il movimento ha bisogno». Che dire? Speriamo che in America non ce lo guastino....

Terzetto Nba - K.o. Danilo Gallinari (rientro previsto a dicembre dopo il brutto infortunio al ginocchio sinistro, anche se il Gallo starà comunque vicino alla spedizione azzurra in terra slovena), ci penseranno quindi l'esordiente Datome e i ben più esperti Belinelli e Bargnani a rappresentare a Euro2013 il legame tra la nostra palla spicchi e l'Nba. E stavolta la Nazionale, per i due big azzurri è un'opportunità da cogliere al volo.

Il Mago e la Grande Mela – A 27 anni, dopo due stagioni contrassegnate più da infortuni che da prodezze, fresco di passaggio dalla grigia Toronto alla ben più elettrizzante New York, Andrea Bargnani è a punto di svolta della sua carriera tra i "pro". Intendiamoci: con quella tecnica, agilità e coordinazione, il Mago nell'Nba un contratto lo troverà sempre fino ai 40 anni. Ma quest'anno sarà lo spartiacque tra una carriera da vincente e una da gregario, seppur di lusso. Staremo a vedere come Andrea si inserirà in un gruppo che conta stelle (e caratterini...) come Melo Anthony, Tyson Chandler, J.R Smith (out almeno fino a Natale per un infortunio al ginocchio), Metta World Peace.... Intanto, quel che serve al Mago è giocare, e farlo ad alto livello. E cosa c'è di meglio di Euro2013 per farlo?

Il Beli e gli Speroni – Discorso in parte simile per Marco Belinelli. L'ottima annata a Chicago non è stata coronata – per meri motivi di salary cap – dal rinnovo con i Bulls, ma ha schiuso a Marco le porte per l'accordo con i vicecampioni Nba di San Antonio. Allenarsi con Duncan, Parker e Ginobili, essere guidati in panchina da un santone come Greg Popovich: basta questo per dare il senso dell'opportunità che il Beli ha saputo guadagnarsi con sudore e abnegazione. E da sempre coach Popovich, il suo staff, i vertici della franchigia guardano con interesse al basket europeo o di area Fiba (si veda appunto il peso specifico dei vari Ginobili, Parker, Diaw, Splitter. Da qui alla partecipazione del Beli a Euro2013 il passo è breve (messe a punto, ovvio, le naturali garanzie di natura assicurativa...).

Gallo alla finestra – Davvero un peccato non possa essere della partita Danilo Gallinari, sia per le specifiche qualità cestistiche, sia per il suo da sempre tormentato rapporto con l'azzurro, che pure la scorsa estate, in occasione proprio delle qualificazioni europee, aveva vissuto un'idilliaca parentesi . Sul medio termine poi – una volta tornato in campo – non rassicurano le prospettive che il Gallo potrà avere in una Denver che appare indebolita, dopo aver perso coach Karl (sostituito da Byron Scott), e giocatori di peso come Igoudala e Koufos. Ma per ora, per il Gallo, l'obiettivo principale è recuperare presto e bene. Il resto, a tempo debito, si vedrà.

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