Vacanze, aerei, benzina e pausa caffè. Ecco tutte le micro-tasse che paghiamo senza accorgercene
Andare in vacanza in una città d'arte o sbarcare in una piccola isola. Fare benzina per l'auto o i bolli pagati sugli atti. Sono tante le micro-tasse che paghiamo ogni giorno senza accorgercene e che per un motivo o per l'altro stanno aumentando.
di Alberto Magnani e Giovanni Parente
8. Le micro-tasse che paghiamo senza accorgercene / Anche i bolli aumentano

Il prezzo dei bolli di consegna si è arrotondato. Per eccesso. L'imposta è ufficialmente aumentata il 26 giugno. Gli importi fissati a 1,81 euro e 14,62 euro crescono rispettivamente fino a 2 euro e 16 euro, con un rialzo netto pari al 10 per cento. L'imposta da 2 euro riguarda tutte le fatture che contengono importi non assoggettati ad Iva; gli estratti conti o altri documenti di accreditamento o addebitamento per somme superiori a euro 77,47; ricevute o lettere commerciali presentate per l'incasso presso gli istituti di credito per somme inferiori a 129,11 euro. L'aumento da 14,62 a euro 16 euro include gli atti rogati o autenticati da un notaio o altro pubblico ufficiale; le scritture private contenenti convenzioni anche unilaterali che regolino rapporti giuridici di qualsiasi specie; istanze, memorie, ricorsi, dirette agli organi dirette agli organi dell'amministrazione dello Stato e degli enti pubblici territoriali tendenti ad ottenere rilasci di certificati, cioè provvedimenti amministrativi. Il rialzo servirà a recuperare 1,2 miliardi di euro per la ricostruzione in Abruzzo, a seguito del disastro sismico, con la riparazione degli immobili danneggiati e la costruzione di nuove abitazioni. Il trasferimento assicurato dovrebbe essere di 197 milioni di euro annui, alle zone dell'Abruzzo colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, dal 2014 al 2019. E il rimborso non è possibile.
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