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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2013 alle ore 06:43.

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Si allarga l'inchiesta sulla Coppa America: il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, l'ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e il sindaco della città, Luigi de Magistris, risultano indagati dalla Procura del capoluogo campano nell'inchiesta sull'organizzazione delle regate internazionali nel capoluogo campano. A tutti e tre viene contestato il reato di illecita selezione di socio privato (affine alla turbativa d'asta) in relazione alla prima edizione dell'evento sportivo nel 2012: l'accusa si riferisce alla scelta (fatta da Comune, Provincia e Regione) dell'Unione industriali come partner privato dell'Acn (la società che ha gestito le due edizioni della Coppa America).
Il partner privato - sostengono i pm Graziella Arlomede e Marco Bottino – si sarebbe dovuto scegliere con una gara pubblica. Ai soli de Magistris e Caldoro i magistrati contestano anche l'abuso d'ufficio in relazione all'edizione di quest'anno (Cesaro si era dimesso nell'autunno del 2012 per candidarsi al Parlamento, mentre i fatti contestati risalgono al febbraio-marzo del 2013): l'accusa si riferisce all'ingresso nell'Acn della Camera di commercio di Napoli, che ha sostituito l'Unione degli industriali. La legge finanziaria del 2008 – è la posizione della Procura – prevede che gli enti territoriali non possano avere partecipazioni in società miste.
Tutte le accuse sono contenute nei capi d'imputazione del nuovo decreto di sequestro del pc di Attilio Auricchio, capo di gabinetto del Comune di Napoli. La scorsa settimana il Tribunale del Riesame aveva annullato il primo sequestro per difetto di motivazione: di qui la necessità, per i magistrati, di esplicitare meglio le accuse con un nuovo decreto. Che è stato notificato venerdì scorso ad Auricchio dagli uomini del Nucleo regionale di polizia tributaria, coordinati dal colonnello Nicola Altiero: gli stessi che il 6 giugno avevano perquisito gli uffici di Auricchio, di Claudio de Magistris, fratello del sindaco che si occupa dei grandi eventi, del presidente degli Industriali Paolo Graziano, del presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni e di Mario Hubler, ex presidente di Acn, tutti indagati per turbativa d'asta e truffa.
Dalla presidenza della Regione si fa sapere che il governatore Caldoro seguirà la linea di massima collaborazione con la magistratura. «Con questo andazzo – commenta Fabrizio Cicchito (Pdl) – in Italia sarà impossibile fare alcunché e nessuno prenderà più iniziative che lo mettano a rischio».
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