Nasce il Principe Reale, ma il debito resta il vero sovrano

Tony Appleton annuncia la nascita del royal baby fuori dal St. Mary's Hospital (Ap)

È nata 'na creatura... verrebbe da dire. Ma questa volta è nata "la" creatura. Eppure quella più attesa ancora non sa cosa attende lei, là fuori, oltre le mura del Saint Marys Hospital. Il principe di Cambridge si guarda intorno senza capire che il mondo è cambiato. Gli ori non mancheranno certo, ma le seccature già s'ammassano. La stampa è lì, pronta a spingere sulla carrozzina per uno scatto in più; il Parlamento discute, senza la vergogna di un tempo, di gabelle sugli appannaggi reali; genitori e nonni di Paesi vicini abdicano lasciando anzitempo alle nuove generazione gli oneri della Corona. Da queste parti, per ora, non accade, visto che la sovrana bisnonna veleggia oltre il sesto decennio sul trono, ma il rischio è che la moda si diffonda e finisca per smentire anche Faruk.

Al deposto re d'Egitto si deve il presagio che narra di soli cinque futuri sovrani superstiti: quelli delle carte da gioco e quello inglese. Immagine efficace per lasciare intendere che la monarchia quassù è una cosa seria. È nata 'na creatura con un gigantesco silver spoon ben infilato fra le reali labbra. Un cucchiaio d'argento, metafora di nobili lombi, ma tanto benessere s'accompagna a molte incertezze. Al terzo posto in linea di successione al trono dei Windsor, l'erede appena giunto può aspirare ad essere il più ricco monarca del mondo se ci si affida all'elenco di Forbes che piazza Elisabetta II al primo posto con una fortuna di 60 miliardi di sterline. In realtà il calcolo è discutibile. Il Crown estate, per esempio, ha un valore di 7,3 miliardi di sterline, ma i proventi se li prende il Tesoro che poi concede al trono il 15% degli utili. Per le spese più... private, re e regine devono far ricorso al gettito di altri estates. Il Ducato di Cornovaglia lo scorso anno ha reso a Carlo 19 milioni di sterline. Spetta di diritto al primo erede al trono. Oggi è di Carlo, quando diverrà re passerà a William, per poi finire al pargolo che si agita ora nella nursery di Saint Mary's Hospital. L'infante di Cambridge potrà dunque contare sul gettito futuro di un Ducato di 54mila ettari disteso lungo 23 contee nel ricco sud del Regno. Ma a fronte di tanta ricchezza andrebbero considerate anche le sfide che attendono i sovrani in waiting. Che sarà dell'United Kingdom se la Scozia decidesse di spezzare l'Unione nel referendum del 2014? Al netto di tutti gli immaginabili artifici istituzionali destinati a scattare, la frattura sarebbe drammatica per i Windsor. Il cucchiaio è d'argento, purissimo argento, ma promette di non essere gratuito. Nemmeno per te, carissimo principe di Cambridge.

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