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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2013 alle ore 20:23.

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Royal Baby, c'è chi snobba la nascita dell'erede al trono

Shakespeare avrebbe detto tanto rumore per nulla. Un clamore mediatico per la nascita del Royal Baby che sembra un'ingiustizia per chi ha natali meno privilegiati. E, infatti, non sono pochi quelli a cui l'evento non ha suscitato alcuna passione. A partire da Margaret Rhodes, la cugina 88enne della Regina Elisabetta che ha esclamato: "alla fine un figlio lo fanno tutti". Per questo motivo il Guardian, noto quotidiano inglese, nella sua modalità on line ha concesso la possibilità ai suoi lettori di scegliere tra due versioni: una con la notizia del Royal Baby e l'altra senza, in omaggio a coloro che non hanno tempo da dedicare ai rumor o ai gossip.

Su twitter è stato creato l'hashtag #bornEqual dove fioccano le critiche e le osservazioni dei follower. Si sottolinea quanto sia inopportuno dare tante attenzioni ad un principe, nato nel terzo millennio, mettendo in rilievo Londra come città con il più alto tasso di mortalità infantile di tutto il Paese: 31 tra il 2010 e il 2011 e 19 nell'ultimo anno. Inoltre, ogni giorno in Gran Bretagna nascono 330 bambini in assoluta condizione di povertà.

Sui social network gli utenti paragonano la monarchia inglese ad una fiction ed evocano la democrazia. Altri ironicamente auspicano che il piccolo lord si chiami Arturo così quando andrà all'Onu si potrà pensare che re Artù sia in visita a Ginevra. E poi c'è chi evidenzia quanto sia antimeritocratico nascere già ai vertici dello Stato senza alcun metodo di selezione.

In Italia anche la7, la tv recentemente acquistata dalla Cairo Communication, ha deciso di non trattare la notizia e di andare avanti nella programmazione del palinsesto previsto per la giornata.

"Tutto questo rumore per quello che sarà un privilegiato di tutta la vita" è il commento di Brian Reade, editorialista del Daily Mirror. Reade critica aspramente il grande spazio dato al figlio di William e Kate sui media e ricorda che sono ben altre le necessità del Paese. Secondo il giornalista per milioni di cittadini, chiedere di celebrare il fatto che uno sconosciuto abbia iniziato una vita nel più alto privilegio solo perchè lo spermatozoo di un reale ha fecondato l'uovo di una donna dell'alta borghesia è stridente e sconcertante.

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