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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2013 alle ore 00:26.

Sorpresina di mezza estate: il Sassuolo si aggiudica il Trofeo Tim facendosi beffe dei cantieri aperti di Juventus e Milan. Mai come ora l'informazione non ha alcun peso specifico ma la fame di mezza estate del tifoso orfano del pallone si placa almeno parzialmente con questi spuntini che alimentano se non altro le discussioni sullo stato dell'arte del mercato, sull'integrazione e lo stato Di forma di questo e quel giocatore e ci traghettano verso la nuova stagione. E sono sicuramente indicativi per gli allenatori che verificano, testano, sperimentano, aggiustano e a volte tornano a batter cassa per colmare lacune. Sarebbe stato inutile attendersi grande spettacolo con le gambe zavorrate da una preparazione appena cominciata. E sarebbe stato bello poter parlare solo di questioni tecniche. E invece ancora una volta a rubare la scena al pallone ci si è messa l'idiozia. Nel corso dell'ultima gara il difensore del Milan Constant ha lasciato il campo, come accadde a Busto Arsizio a Boateng, stizzito ed esasperato dai cori razzisti piovuti dagli spalti. Gara sospesa per qualche minutO ma portata a termine per decisione dell'arbitro Gervasoni . Siamo alle solite e senza una reale soluzione del problema a portata di mano.
Per fortuna c'è il Sassuolo a sorprenderci. I padroni di casa neopromossi ospitano il torneo prendendo il posto che negli anni passati fu dell'Inter e si presentano ai propri tifosi nel nuovo stadio di Reggio Emilia nella suggestiva sfida con Juventus e Milan. Occhi puntato soprattutto sulla rivoluzione juventina visto che il Milan non ha cambiato praticamente nulla ma la nuova coppia bianconera Tevez-Llorente è ancora lontana dalla sua miglior cera per quel poco che si è visto, dato che hanno sfilato oltre a loro anche Vucnic, Quagliarella e Matri. Per lo spagnolo la serata è terminata fra l'altro in ospedale dopo aver rimediato in uno scontro di gioco con Antonini una lieve ferita alla testa. E così spunta dal cilindro un mattatore inaspettato, Masucci, uomo simbolo della brillante cavalcata che ha fatto fare al Sassuolo il doppio salto di categoria. È lui l'autore della doppietta che ha regalato il trofeo ai suoi battendo per 2-1 il Milan che era passato in vantaggio con il giovane Petagna, promessa appena diciottenne dei rossoneri di Allegri. Non è stata una gran fatica l'imposizione del Sassuolo visto che le altre due mini sfide erano terminate senza reti e si sono risolte solo ai calci di rigore e considerando che le due big non erano certo al completo. Conte e Allegri, prima di poter avere qualche indicazione sostanziosa, devono attendere il ritorno al lavoro dei nazionali reduci dalla Confederations Cup che "riprenderanno servizio" proprio oggi. Ma intanto si sono sfidate con grande circospezione. L'occasione più ghiotta per sbloccare il risultata l'ha avuta il Milan, che avrebbe potuto sfruttare meglio il fallo di Lichtsteiner su Boateng. Al 29', però, dopo le occasioni bianconere sprecate da Padoin e Llorente, Robinho si è fatto parare il calcio di rigore da Storari. L'equilibrio non si è spezzato neppure dopo la prima serie canonica di rigori. Dal dischetto hanno fallito Lichtsteiner e Nocerino. Si è proseguito a oltranza fino all'errore decisivo di Padoin. E ancor di più, la Juve ha patito l'entusiasmo del Sassuolo, salvata dalla sconfitta solo grazie a una prodezza di Storari. Poi la squadra di Conte si è imposta ai rigori su quella di Di Francesco, tradito dall'errore decisivo di Berardi.
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