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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2013 alle ore 08:21.

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MILANO
Il primo project bond garantito dalla Banca europea degli investimenti parla spagnolo. A sfruttare questa opportunità di finanziamento in sostituzione del tradizionale prestito bancario è la iberica Watercraft Capital che utilizzerà i fondi per la costruzione di un gas storage della controllata Castor che funge da società progetto: si tratta di un sito di stoccaggio di gas costruito in una riserva esaurita di petrolio al largo delle coste di Vinaroz in Spagna. Il bond andrà a finanziare direttamente il progetto per un ammontare di 1,4 miliardi di euro e avrà una durata di 21 anni e mezzo con un ammortamento che abbasserà la vita media del prestito a 12 anni.
Il titolo che paga una cedola semestrale del 5,756% è stato collocato con uno spread di 100 centesimi sopra il Bonos di identica scadenza al 2025, con un rating investment grade superiore a quello della Spagna di un «notch». La garanzia dell'agenzia sovranazionale, ovvero la Bei, varrà per gli obbligazionisti senior che beneficeranno di un credit enhancement di 200 milioni.
La nuova asset class rientra nell'ambito del «European 2020 Project Bond Initiative» annunciato un anno fa (il 29 giugno 2012) al Summit europeo che si è tenuto a Bruxelles nell'ambito delle misure per la crescita. La decisione ha fatto seguito al pacchetto di proposte della Commissione europea e all'accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio europeo nel maggio dello stesso anno. Nella fase pilota, avviata lo scorso novembre, sono stati previsti stanziamenti per 4 miliardi di euro per i primi due anni nei settori trasporti, energia e comunicazione.
Per il bond di Watercraft Capital sono intervenute numerose banche, spagnole e francesi: Banco Santander, Bankia, Bnp-Baribas, Caixa Bank, Cacib, Natixis e SocGen. Natixis ha agito anche come rating advisor della società progetto: «Il bond ha avuto rating pari a BBB+ da parte di Fitch e BBB da parte di S&P, ovvero un notch sopra il rischio sovrano spagnolo», ha affermato Anne-Christine Champion, global head project finance di Natixis, una valutazione, quella del rating, superiore al rischio sovrano anche per la garanzia della Bei.
I bond infrastrutturali hanno la caratteristica di essere decorellati dall'andamento del mercato e sono pertanto preferiti da investitori di lungo periodo come assicurazioni e fondi pensione, operatori alla ricerca di diversificare gli impieghi con rendimenti adeguati anche se a scapito della liquidità. Non è un caso che il libro ordini del bond Watercraft Capital ha visto la partecipazione dei principali investitori istituzionali europei di cui il 61% assicurazioni e fondi pensione, il 25% agenzie pubbliche, il 10,2% asset management e soltanto il 3,9% banche. Geograficamente il 28% è stato collocato in Germania, Benelux (23%), Spagna (18%) Francia (11%), Italia (10%) e Gran Bretagna (10 per cento). «Questa operazione, oltre a lanciare una nuova asset class sul mercato, rappresenta il primo collocamento pubblico in Europa di debito infrastrutturale presso investitori istituzionali», afferma Alberto Zaffignani, capo del capital markets di Natixis Italia: a sostegno dei progetti infrastrutturali, la banca francese ha firmato un accordo con due compagnie di assicurazione, la francese Cnp Assurances e la belga Ageas per costituire ciascuna nei prossimi 3 anni un portafoglio di 2 miliardi di euro di titoli infrastrutturali. «Questa tipologia di assets - conclude Zaffignani - rappresenta un ottimo strumento di diversificazione per investitori istituzionali di lungo termine ed è prevedibile uno sviluppo importante anche per futuri progetti italiani».
@MaraMonti2

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