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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2013 alle ore 10:49.

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Mille emendamenti al decreto del Fare: salta il Durt? Rischio nuovo ingorgo in Parlamento

Una valanga di mille emendamenti e la possibilità che salti del tutto il Durt. Il decreto "del fare", all'esame delle commissioni del Senato dopo il primo sì della Camera, è nel pieno della bufera parlamentare. Tutto questo in una giornata che si annuncia tempestosa, nell'attesa che cresce del giudizio della Cassazione sul caso Berlusconi-Mediaset. Oggi la Comunitaria e una cinquina di decreti legge in cerca d'autore. Col caso Ilva in primissimo piano per il voto finale forse già in giornata al Senato. E poi gli eco-bonus, il Dl "del fare" per il rilancio dell'economia, il decreto Iva-lavoro e lo svuota-carceri che cercano spazio. In tempi radissimi. E dunque con l'alea ampiamente annunciata di voti di fiducia a ripetizione. Aspettando, appunto, tra oggi e domani il verdetto dei giudici sul Cavaliere. Ecco ome le Camere fanno i conti con la matassa tutta ancora da sbrogliare delle leggi in sospeso e di una situazione politica tyutta da interpretare.

Maggioranza in fibrillazione
Il quadro politico, proprio (ma non solo) per l'effetto che potrà fare il verdetto della Suprema Corte sul Cavaliere, a dispetto delle parole una volta rassicuranti, l'altra meno, che provengono da via dell'Umiltà, segna temepesta. O quanto meno massima incertezza. Col secondo socio della "maggioranza non maggioranza", il Pd, che pure naviga in acque agitate per questioni non solo interne ai democrat.
Le incertezze politiche di queste giornate, insomma, non potranno non farsi sentire sui risultati dell'attività parlamentare almeno in termini di "leggi da fare", sulle quali il Governo di Enrico Letta ha investito parecchio. In attesa di un fine agosto e di un inizio di settembre che si annunciano incandescenti, tra questione Imu-Iva da risolvere, senza altri rinvii ma con soluzioni organiche, e con la legge di stabilità 2014 da impostare definitivamente e che si annuncia quasi una Finanziaria tuttofare di vecchio stampo: la classica "madre di tutte le leggi".

Decreto del fare super emendato, Durt addio?
Intanto stamane, alla ripresa dei lavori nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato, sul decreto "del fare" si sono abbattuti ben 998 emendamenti, che devono superare il vaglio di ammissibilità. Ce n'è per tutto e per tutti, da parte di tutti i partiti, per un testo che è doventato un articolato monstre di oltre 140 articoli. Un milleproroghe dei vecchi tempi. Senza scordare che il decreto la settimana prossima dovrà arrivare in aula e, probabilmente, essere re-inviato alla Camera per il sì finale entro il 9 agosto. In discussione anche il contestato Durt (il cosiddetto documento unico di regolarità tributaria) , sul quale, ha detto il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, ci sarebbe un'intesa ampia per il ritiro. «Io mi auguro che venga completamente cancellato – ha detto Buzzetti a Rai radio 1 – perché complica in maniera unaccettabile la vita delle imprese».

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