Sentenza Mediaset, Btp primo banco di prova sui mercati

Il "day-after" per i mercati, dopo la condanna definitiva di Silvio Berlusconi sancita dalla Cassazione, inizia stamattina con un rompicapo: tentare di valutare l'impatto sui BTp, e quindi sul rischio-Italia, della lunga lista dei labirintici scenari politici possibili. Per prima cosa, traders e investitori in titoli di Stato dovranno dare un numero alla probabilità che si concretizzi l'ipotesi peggiore, la caduta immediata del Governo Letta: se fino a ieri era data tra il 10% e il 20%, da oggi questa percentuale sarà ritoccata al rialzo. Ma non di moltissimo.

L'altro rischio molto temuto dai mercati, che aumenta da oggi, è la possibilità che l'Italia torni alle urne senza la riforma elettorale: trovare un accordo che scongiuri l'ingovernabilità per i mercati è una possibilità più remota ora, con un Pdl e un Pd in grande difficoltà internamente e sempre più distanti e in guerra tra loro. Il fatto poi che la condanna di Berlusconi abbia indebolito ulteriormente il Governo Letta, la cui popolarità sui mercati si era già di recente affievolita proprio per la mancanza di coraggio sul fronte delle riforme strutturali, è un altro sviluppo negativo per i BTp (sebbene un eventuale indebolimento politico di Berlusconi avrebbe riflessi positivi sui Btp). In prospettiva, dunque, per i titoli di Stato italiani in questa fase i traders prevedono un aumento della volatilità e una performance lievemente negativa, con prezzi e rendimenti che sconteranno un inevitabile aumento dell'incertezza, dell'opacità e dell'instabilità politica.

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