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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2013 alle ore 08:24.
Gli Stati Uniti tornano nel mirino dei terroristi islamici, se mai ne sono usciti. La minaccia è quella del nemico di sempre, un attacco della rete di al-Qaeda che seppure decapitata continua ad operare nell'ombra e a moltiplicare i suoi sforzi di rivalsa sanguinaria. E il Dipartimento di Stato Usa ha lanciato l'allerta per «cautela», precisamente un "travel alert" che scade il 31 agosto.
Nella nota diffusa dal Dipartimento, si sottolinea che «i cittadini americani continuano a essere potenziali obiettivi di attacchi terroristici». «Secondo recenti informazioni - prosegue il comunicato - al-Qaeda e organizzazioni affiliate stanno programmando attentati, e potrebbero concentrare i loro sforzi nel periodo che va da oggi alla fine di agosto».
Non solo. «I terroristi potrebbero decidere di usare una varietà di mezzi e armi e prendere di mira sia obiettivi ufficiali che privati», ha spiegato sempre il Dipartimento di Stato. L'attentato potrebbe verificarsi o provenire dalla Penisola araba, precisa la nota ufficiale in cui si legge che al-Qaeda e la galassia di organizzazioni affiliate «continuano a pianificare attacchi terroristici sia nella regione sia al di fuori di essa».
«I cittadini americani - chiede il ministero degli Esteri Usa - devono quindi assumere tutte le precauzioni e adottare le misure di sicurezza appropriate per proteggersi durante il viaggio». Cosa? In concreto si chiede quindi a tutti di registrare il proprio piano di viaggio nel sito web del Dipartimento di Stato e iscriversi al programma Step, Smart Traveler Enrollment Program, in modo da ricevere tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla sicurezza e i dati delle sedi diplomatiche più vicine.
Inoltre domenica prossima alcune ambasciate degli Stati Uniti all'estero, insieme a un numero imprecisato di consolati, rimarranno chiusi o sospenderanno le attività. Le misure prese a seguito di alcune «soffiate» di infiltrati, ha detto la portavoce Marie Harf, sono state prese in via del tutto precauzionale, per «abbondanza di cautela».
L'abbondanza di cautela però non può che nascere da una minaccia credibile. Il presidente della Commissione Esteri della Camera dei Rappresentanti, Ed Royce, ha confermato le minacce. Alla tv, Royce ha raccontato di aver incontrato due giorni fa, insieme ad altri deputati, il vice presidente Joe Biden, con cui aveva sviscerato l'argomento e ha assicurato che gli Stati Uniti «stanno prendendo ogni misura necessaria per proteggere il nostro personale all'estero: quando abbiamo sentore di una minaccia, la prendiamo seriamente».
Domenica sarà il 52esimo compleanno del presidente Obama (nato il 4 agosto 1961, a Honolulu, Hawaii), ma sarà anche il giorno in cui giurerà il nuovo presidente dell'Iran, Hassan Rowhani. I funzionari citati da Nbc News hanno però detto di non avere sentito nulla per potere affermare che la chiusura possa dipendere da una di queste ragioni.
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