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Questo articolo è stato pubblicato il 04 agosto 2013 alle ore 15:05.

(Ansa)(Ansa)

Un incendio, pare di vaste proporzioni, si è sprigionato nella centrale termoelettrica Enel in via Buozzi, al quartiere Stanic di Bari. Sul posto stanno operando alcune squadre dei vigili del fuoco. Dalla zona si vedono levarsi grosse colonne di fumo. Sul posto ci sono i vigili del fuoco, oltre a personale della sicurezza Enel. La zona è peraltro vicina a un'importante arteria di ingresso alla citta' e al quartiere Stanic. La zona è stata interdetta alla circolazione stradale.

Non ci sono persone ferite e al momento non c'è pericolo di contatto delle fiamme con materiale combustibile. Lo riferiscono fonti aziendali. Il lavoro di spegnimento delle fiamme è ancora in corso.

Enel: nessun pericolo di contatto tra fiamme e combustibile
La centrale termoelettrica Enel di Bari è del tipo alimentato a metano e però non era in funzione e quindi «non c'è pericolo di contatto tra le fiamme e il combustibile». Lo comunica la stessa Enel con una nota stampa del competente ufficio per l'area territoriale Puglia e Basilicata. Nella nota si sottolinea che l'Enel ha allestito una task force che agisce in stretto contatto con i vigili del fuoco. L'incendio in questione ha interessato i quadri elettrici a servizio del gruppo 2 della centrale. «Non ci sono danni a persone e la situazione é sotto controllo. Le operazioni procedono in collaborazione con Prefettura, istituzioni, vigili del fuoco e forze dell'ordine», conclude la nota Enel.

Le rassicurazioni del sindaco Emiliano
Non ci sono rischi per la salute pubblica a seguito dell'incendio divampato nella centrale Enel di Bari. Anche il sindaco di Bari Michele Emiliano è intervenuto a rassicurare i concittadini con una nota, precisando che le misurazioni effettuate dall'Arpa sulla qualità dell'aria hanno avuto esito positivo.

Sequestro e dissequestro
La centrale era stata sottoposta il 27 novembre 2012 a sequestro preventivo con facoltà d'uso, su provvedimento del gip del tribunale di Bari, per la presunta violazione della normativa sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti (soprattutto incendi) connessi con determinate sostanze pericolose, quella sulla tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro. Il successivo 11 dicembre il gip dissequestrò la centrale, tranne l'ex parco degli oli combustibili, che ha ancora i sigilli e nel quale sono in corso opere di bonifica.

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