Credito e macchinari: una spinta per le imprese. Paletti a Equitalia, meno fisco sulla nautica
Nel decreto la rateizzazione in dieci anni dei debiti fiscali. Wi-fi liberalizzato, separazione rete Fs, opere al via per 3 miliardi - 16 giugno 2013
a cura di Marco Bellinazzo, Carmine Fotina, Andrea Gagliardi, Francesca Milano, Marco Mobili, Giorgio Santilli, Gianni Trovati
5. Decreto del fare/ Manager pubblici, taglio del 25% per tutti
L a stretta sugli stipendi dei manager pubblici cambia ancora. Con un doppio intervento al Senato è stato, da un lato, eliminato l'articolo 12-bis introdotto alla Camera che esonerava dal tetto di 302mila euro i vertici delle società non quotate svolgenti servizi di interessi generali e, dall'altro, introdotto un taglio generalizzato del 25 per cento. Che varrà per i presidenti e gli ad sia delle società non quotate emittenti titoli diversi dalle azioni (e di quelli delle loro controllate) sia delle Spa quotate.
Ma solo in occasione del primo rinnovo e a patto che nel frattempo la società non abbia deliberato, nei 12 mesi precedenti, un taglio analogo. Come fatto ad esempio da Enel che nel 2013 ha tagliato la remunerazione variabile del presidente e del top management del 30% mentre l'ad ha tagliato il 100% della remunerazione variabile. In entrambi i casi si è avuto un taglio alla retribuzione totale di ben oltre il 25 per cento.
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