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Questo articolo è stato pubblicato il 10 agosto 2013 alle ore 10:27.

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Corsa all'investimento nel vino: la passione coinvolge industriali, manager e star dello spettacolo ma può costare caro. Specie se si acquistano tenute nelle zone nobili della Toscana e del Piemonte. Il pubblicitario Oliviero Toscani mette in guardia i non addetti ai lavori: «Su tre cose si è sicuri di perdere soldi: cavalli, vino e barche a vela. Mi mancano le barche a vela. Per me non è un hobby ma un lavoro che amo quanto la mia professione principale». Il grande comunicatore, sempre controcorrente, l'azienda l'ha aperta nel Pisano, a Casale Marittimo.

La famiglia Illy ha acquistato a Montalcino l'azienda agricola Mastrojanni: 16,5 milioni. Più ingenti investimenti per ristrutturare l'azienda: bio-architettura, ampliamento della cantina e degli uffici. «Quella di Mastrojanni – osserva Riccardo Illy, presidente del gruppo triestino – è più una storia d'amore che di business. Sappiamo che il ritorno dell'investimento lo vedranno, forse, i nipoti. Del resto quando decidemmo d'investire la scelta era ristretta tra la zona del Barolo e quella del Brunello. E i prezzi non differivano di molto: 400mila euro a ettaro». Qualche anno prima Francesco Illy ha preceduto la famiglia con un investimento personale: ha acquistato il Podere Le Ripi, sempre a Montalcino.

Le griffe del vino
Al vino vip non hanno resistito nemmeno le star della moda: Ferruccio Ferragamo, nipote del fondatore del gruppo fiorentino, nella sua tenuta medievale del Borro a San Giustino Valdarno ha iniziato con un resort ma oggi produce 150mila bottiglie e olio extravergine. Vino icona della tenuta è proprio Il Borro e il Pian di Nova.
La famiglia Marzotto, da decenni, ha fatto del vino un grande business, con tenute in Veneto e in Sicilia. Roberto Cavalli, insieme al figlio Tommaso, gestiscono la Tenuta degli Dei a Panzano nel Chianti. Dov'è il business? «Spesso – osserva Alessandro Regoli, direttore del sito specializzato Winenews.it – i tempi del ritorno economico sono lunghi ma intanto si investe in un bene rifugio: terra e casolari difficilmente perdono valore se sono ben scelti. Ma c'è anche il piacere del paesaggio». Poi se i big dell'industria e del fashion investono «a Montalcino, nel Chianti e nelle terre del Barolo finiscono con il produrre anche un vino "griffato" che fa bene a tutti. Anche al territorio».
La famiglia Marzotto, da decenni, ha fatto del vino un grande business, con tenute in Veneto e in Sicilia. Cavalli, insieme al figlio Tommaso, gestiscono la "Tenuta degli Dei" a Panzano nel Chianti.

Corsa alla tenuta
Il petroliere argentino Alejandro Bulgheroni è il proprietario di Poggio Landi a Montalcino e ha anche acquisito la tenuta di Dievole nel Chianti Classico.
Louis Camilleri, ex big boss di Altria Group, holding di Philip Morris, ha rilevato a Montalcino la tenuta Il Giardinello, mentre La Porta Vertine di Gaiole in Chianti, dal 2006, è degli imprenditori americani Dan ed Ellen Lugosh e la cantina Capannelle di James B. Sherwood, fondatore del gruppo Orient - Express Hotels.
Ma i vigneti italiani hanno estimatori anche tra i big dello star system internazionale: in Toscana, tra il Chianti e il Valdarno, c'è Tenuta il Palagio dove l'ex leader dei Police, Sting, produce vino, olio e miele dai 350 ettari di terreno. Forse per la pesantezza dell'Imu, quest'anno la pop star ha deciso di affittare tre case coloniche e due case vacanza per matrimoni o feste. Il prezzo? Una dependance, tutta ristrutturata, costa 7 mila euro a settimana.
E un altro big della musica internazionale, Mick Hucknall, voce dei Simply Red, controlla a Pachino, in Sicilia, l'azienda Il Cantante dal quale è uscito, in 12mila bottiglie, un Nero D'Avola (appunto Il Cantante) commercializzato dalle 530 filiali del Banco di Sicilia.

Tenute storiche
La cantante Gianna Nannini ha rilevato due anni fa la storica tenuta La Certosa: 75 ettari, di cui solo 8 coltivati a vite, a 7 km da Siena, un antico monastero dove si produce vino dal Cinquecento.
In tempi non sospetti, nel 2000, Richard Parsons, ex ad della Time Warner, ha acquistato la tenuta Il Palazzone a Montalcino. Il marketing dell'azienda assicura che Parsons trova il tempo di essere in azienda, partecipare alla vendemmia e scegliere personalmente il percorso legno e le masse per ogni annata.
Ultimo caso, in ordine di tempo, Winenews.it segnala l'acquisto, da parte della Soleya International Corporation di Panama (e già proprietaria, in Francia, di vigneti e chateau a Bordeaux), della Tenuta Oliveto, di proprietà della famiglia Machetti: un'azienda (25 ettari), valutata quasi 8 milioni, a due passi dalla millenaria Abbazia di Sant'Antimo.

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