Dalla decadenza all'interdizione dai pubblici uffici, i nodi (e i tempi) del caso Berlusconi
3. L'altro nodo: l'interdizione dai pubblici uffici e il rinvio alla Corte d'appello di Milano

Al di là della questione della decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore, rimane l'altro aspetto, quello della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, che la Corte d'appello di Milano rideterminerà nella durata. Infatti la Cassazione ha confermato l'interdizione del Cavaliere dai pubblici uffici, ma ha rinviato al giudice di merito la «rideterminazione» poiché i 5 anni stabiliti dalla Corte d'appello sono frutto di un errore nell'applicazione e interpretazione della legge. La Corte d'appello probabilmente si pronuncerà a ottobre. Se fissasse l'interdizione nella misura massima di 3 anni, come richiesto dalla Procura generale (è il massimo previsto dalla legge speciale sui reati finanziari), è plausibile che la difesa dell'ex premier decida di impugnare la sentenza in Cassazione, prolungando di poco l'attesa. Il ricorso peraltro potrebbe essere dichiarato infondato o inammissibile.
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