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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2013 alle ore 14:02.

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Vino: si preannuncia un'annata perfetta. Ma rallentano le vendite in Usa, primo mercato export

Oggi primo giorno ufficiale di vendemmia. «Con le premesse di un'ottima annata» annuncia soddisfatta Coldiretti, che prevede una produzione attorno ai 42 milioni di ettolitri (circa il 3% in più rispetto all'anno scorso). Si inizia con le uve pinot e chardonnay, per la lavorazione degli spumanti. E quest'anno la produzione di vini bianchi - sempre secondo Coldiretti - dovrebbe superare leggermente quella dei rossi.
Il distacco "ufficiale" del primo grappolo d'uva del 2013 è avvenuto nell'azienda agricola Castello di Cigognola, nell'Oltrepo pavese ma l'attività ferve anche in Franciacorta. Gli agricoltori sperano che le prossime settimane confermino un'annata quasi perfetta, «con temperature estive, non eccessivamente bollenti ed escursioni termiche che hanno favorito una ottima maturazione delle uve».

Settore in salute
I numeri parlano di un settore in salute, che genera un giro d'affari di oltre 9 miliardi e dà occupazione a 1,2 milioni di persone. La vendemmia 2013 coinvolgerà 650mila ettari di vigne e oltre 250mila aziende vitivinicole dove quest'anno rispetto al passato, per colpa della crisi si prevede la presenza di un maggior numero di italiani rispetto agli extracomunitari, anche se sono in corso polemiche piuttosto vivaci sulle modalità di reclutamento degli avventizi.

Italia seconda al mondo
L'Italia diventa il secondo produttore mondiale dopo la Francia che sforna 46 milioni di ettolitri (+11% rispetto allo scorso anno). Al terzo posto la Spagna seguita dagli Stati Uniti e dalla Cina che é in forte crescita anche nei consumi.

Vendite in calo negli Usa
Preoccupanti, però, i segnali che arrivano dagli Stati Uniti, dove le etichette italiane si sono guadagnate il primato di vendite a scapito dei cugini d'oltralpe. L'America, che rappresenta il primo mercato per i nostri produttori, sta riducendo le importazioni di circa il 6% (in valore una perdita di quasi 2 milioni di dollari) e anche le vendite di vini italiani dimezzano la propria crescita, secondo le stime dell'Italian Wine and Food Institute riportate da Winenews (da +10,7% a inizio 2013 a +1,9 a metà anno).

In Italia si beve meno vino
A casa nostra intanto si beve sempre meno vino: i consumi degli italiani sono scesi nel 2012 al minimo storico dall'Unità d'Italia a 22,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che mantiene il primato mondiale.

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