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Questo articolo è stato pubblicato il 23 agosto 2013 alle ore 09:14.

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Guardia Finanza, scoperti 3.150 falsi invalidi e poveri: sprechi per 1,5 miliardi

Finanziamenti ed aiuti indebitamente richiesti o percepiti per 1 miliardo di euro e 3.160 denunce tra falsi invalidi e falsi poveri, beneficiari di indebite erogazioni previdenziali ed assistenziali. È il bilancio dei 12.500 interventi eseguiti quest'anno dalla Guardia di Finanza impegnata nella tutela della spesa pubblica. La denuncia all'Autorità giudiziaria è scattata anche per più di 8.000 responsabili di truffe ai danni delle casse pubbliche all'Autorità giudiziaria: 51 sono stati tratti in arresto, mentre altri 3.350 responsabili di sperperi e cattiva gestione di denaro pubblico sono stati segnalati alla Corte dei Conti per danni erariali pari a 1,5 miliardi di euro.

L'azione di contrasto dei reparti delle Fiamme gialle si sviluppa sia nei confronti delle forme di frode più sofisticate, ed insidiose, sia nei fenomeni "di massa" come i controlli sull'esenzione dai ticket sanitari e sulla percezione di prestazioni sociali agevolate quali assegni per il nucleo familiare, buoni libri e mense scolastiche, agevolazioni per tasse universitarie, eccetera. Oltre la metà dei casi controllati sono risultati irregolari ed i benefici non dovuti perché concessi sulla base di false attestazioni reddituali.

Più consistenti le frodi al bilancio nazionale e comunitario. Le casistiche più ricorrenti riguardano progetti finanziati dallo Stato o dall'Unione Europea non realizzati o completati, ma anche truffe ai danni dell'Inps e degli altri enti previdenziali in relazione ad erogazioni percepite in assenza dei requisiti. Tra i casi più recenti, una società di Catanzaro impegnata nella «produzione di integratori dietetici e alimentari da alghe marine» che aveva percepito contributi per cinque milioni di euro (e ne aspettava altri cinque). Senza aver mai avviato la produzione né completato gli stabilimenti, trovati semivuoti e in stato d'abbandono.

Sul capitolo frodi previdenziali ed assistenziali, si passa da 5.600 "falsi braccianti agricoli" che hanno ricevuto indennità di disoccupazione, per malattia o maternità non dovute per 20 milioni di euro al caso dei 15 piloti d'aereo scoperti a Verona: hanno ricevuto trattamenti previdenziali, tra cassa integrazione guadagni, indennità di mobilità e fondo trasporto aereo, per complessivi 850.000 euro, ma che allo stesso tempo prestavano "in nero" attività lavorativa per vettori aerei mediorientali, con retribuzioni mensili di svariate migliaia di euro. Dall'inizio dell'anno sono stati sequestrati ai responsabili delle frodi alle erogazioni pubbliche beni per oltre 200 milioni di euro, oltre il 40% in più rispetto all'anno precedente e "bloccati" contributi non ancora erogati per 450 milioni di euro.

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