Lo spettro del '97 sui Paesi emergenti
La prossima fine dell'allentamento Fed, il rallentamento della Cina e gli squilibri esterni fanno cadere Borse e valute
di Gianluca Di Donfrancesco e Riccardo Sorrentino
4. Sudafrica: la fuga di capitali mette il rand sotto pressione
Contagio. Trader alla Borsa di Johannesburg
Fortemente dipendente dalle materie prime, che rappresentano il 60% del valore delle sue esportazioni, il Sudafrica paga il calo dei prezzi delle commodities. E secondo l'African Development Bank sarà tra i dieci Paesi del continente che cresceranno meno quest'anno, insieme a Egitto e Sudan. Le ultime previsioni rilasciate dalla banca centrale fissavano il tasso di crescita del Pil al 2% per quest'anno (contro il 2,5% dell'Fmi), ma l'istituto potrebbe essere costretto a rivederle verso il basso. Al contrario, l'inflazione, spinta dal calo della moneta, che dall'inizio dell'anno ha perso quasi il 20%, e dalle rivendicazioni salariali in atto nel Paese, sta accelerando sopra il 6%. Finora, la banca centrale non ha fatto nulla o quasi per frenare la caduta della moneta: nonostante la crescita sia molto debole, abbassare il costo del denaro alimenterebbe ancora di più i prezzi. Il Paese soffre di una fragilità strutturale che lo spostamento di capitali accelerato dal discorso di Ben Bernanke del 22 maggio ha messo in piena luce. La timida ripresa seguita alla recessione del 2009 non è stata accompagnata da un significativo aumento della produttività, che ad esempio, nel 2012 è avanzata solo dell'1,2%. Analogo discorso per gli investimenti che non hanno ancora ritrovato slancio. Così, il principale contributo alla crescita dell'economia viene dalla spesa pubblica, che vale ormai un quarto del Pil. Il mix costituito dal doppio deficit, quello di bilancio (5,1% del Pil nel 2012) e quello commerciale (5,8% del Pil nel primo trimestre), dalla crescita anemica e dai tassi d'interesse ai minimi da 30 anni, lasciano il Paese molto esposto agli shock esterni. Per far fronte al deficit commerciale, servono 1,6 miliardi dollari di capitali esteri al mese. Ma dal 22 maggio, gli investitori hanno venduto 6,2 miliardi di obbligazioni e quest'anno l'afflusso di capitali si è più che dimezzato rispetto al 2012.
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