Ecco quali sono i vini italiani presenti nella Top 100 delle etichette più ricercate di www.wine-searcher.com
Nella prestigiosa classifica dei vini Top 100 del cliccatissimo sito americano Wine-Searcher.com i grandi vini toscani si assicurano cinque posizioni. Si tratta delle etichette più note e più ricercate dai collezionisti di tutto il mondo. E che sono inserite nell'indice internazionale Liv-ex Fine Wine 100: monitora l'andamento dei prezzi dei 100 vini più ricercati sul mercato secondario. Ornellaia, Masseto, Sassicaia, Tignanello e Solaia sono un pezzo signficativo della storia dell'enologia italiana, a volte anche degli ultimi 50 anni. Le origini di alcune etichette sono umili salvo poi, dopo alcune correzioni in corsa, fare passi da gigante e arrivare a confrontarsi ad armi pari con gli Château bordolesi più prestigiosi. Ed entrare nell'olimpo dell'enologia mondiale
di Emanuele Scarci
1. Gli italiani nella Top 100/Posizione n. 13 - Tenuta San Guido, Bolgheri Sassicaia
Fotogramma
Il Sassicaia arrivò, per la prima volta, sul mercato nel 1968 (3.000 bottiglie). Artefice di questo vino fu Mario Incisa della Rocchetta, che ne affidò la distribuzione a Piero Antinori, che a sua volta mise a disposizione della cantina di San Guido il suo enologo: Giacomo Tachis. Si tratta di un vino a base di Cabernet Sauvignon, in prevalenza e Cabernet Franc. L'affinamento, nelle primissime annate avveniva in tini da 20 ettolitri di rovere di Slavonia poi affiancati da barrique di rovere francese, fino all'attuale sola presenza di legni piccoli transalpini. Il Sassicaia nasce come "vino da tavola", poi diventa Igt e Doc nel 1993, prima denominazione italiana destinata ad un unico vino. Fra le tante annate memorabili, capaci di rivaleggiare ad armi pari con gli Château bordolesi più prestigiosi, la 1975, la 1978, la 1988, la 1990, la 1995, certamente quella che lanciò definitivamente il Sassicaia nell'Olimpo dell'enologia mondiale fu la 1985, che si aggiudicò i 100/100 di Robert Parker
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