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Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2013 alle ore 16:24.
Dopo la firma del Presidente della Repubblica, è già in vigore il controverso Decreto legge 31 agosto 2013, n. 102 «Disposizioni urgenti in materia di Imu, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonchè di Cig e di trattamenti pensionistici», tempestivamente pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 204/2013 di oggi. Come annunciato ieri da Palazzo Chigi, nella versione definitiva dei 16 articoli che compongono il provvedimento non compare la deducibilità dell'Imu al 50% ai fini Ires e Irpef per gli immobili strumentali delle imprese e il ripristino parziale dell'imponibilità ai fini Irpef dei redditi derivanti dalle case sfitte e dai redditi dominicali dei terreni non affittati.
Le accuse di Brunetta ai tecnici dell'Economia
Una «svista diabolica», secondo il pidiellino Renato Brunetta, che ieri ha messo sotto accusa i tecnici dell'Economia, e che a cascata ha provocato anche il rinvio alla legge di Stabilità, causa mancata copertura, della deducibilità dell'Imu sui capannoni delle imprese.
Coperture, clusola di salvaguardia sul maggior gettito Iva
Tra le novità in extremis del provvedimento rispetto alla bozza approvata dal Consiglio dei ministri di mercoledì spunta una clusola di salvaguardia disciplinata dell'articolo 15: nel caso in cui le coperture previste in relazione al maggior gettito Iva che dovrebbe scaturire dai pagamenti dei debiti alle imprese dalla Pa e dalla sanatoria sul contenzioso sulle slot machine - non dovveso essere sufficienti, il Governo è autorizzato ad aumentare l'importo degli acconti Ires e Irap e delle accise per complessivi 1,5 miliardi di euro.
A novembre possibili aumenti degli acconti Ires ed Irap e delle accise
Il ministero dell'Economia terrà quindi d'occhio, in particolare, il gettito Iva: «Qualora da tale monitoraggio emerga un andamento che non consenta il raggiungimento degli obiettivi di maggior gettito indicati alle medesime lettere, il ministro dell'economia e delle finanze, con proprio decreto, da emanare entro il mese di novembre 2013, stabilisce l'aumento della misura degli acconti ai fini dell'Ires e dell'Irap, e l'aumento delle accise».
Polizze Vita, dimezzato l'importo detraibile
Il decreto prevede anche il dimezzamento della detraibilità delle polizze vita, che passa dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro per il periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013. Poi si scendeerà a soli 230 euro a decorrere dal periodo d'imposta 2014. Sono compresi i premi vita e infortuni stipulati o rinnovati entro il periodo d'imposta 2000. Obiettivo del taglio della detraibilità è il reperimento di risorse a copertura delle norme sugli esodati.
Cig, confermato lo stanziamento da 500 milioni di euro
Dopo le incertezze degli ultimi giorni sui fondi a disposizione, il decreto sullo stop all'Imu conferma poi lo stanziamento di altri 500 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga. Confermata inoltre la tutela per altri 6.500 esodati per una spesa complessiva di 151 milioni nel 2014; 164 nel 2015; 124 nel 2016; 85 nel 2017; 47 nel 2018 e infine 12 nel 2019.
Forze Armate, trattamento Imu di favore in caso di residenza "di servizio"
Tra le novità della versione definitiva del Dl Imu anche quella che consentirà al personale appartenente alle Forze Armate e alle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, residente per ragioni d'ufficio nel luogo dove presta servizio e non nell'immobile di proprietà, di poter usufruire nel pagamento dell'Imu, del trattamento fiscale previsto per l'abitazione principale a prescindere dal requisito della residenza e dell'abituale dimora.
Imu seconde case, Confedilizia: passo indietro grazie a nostra segnalazione
Il passo indietro del governo sull'Irpef sulle seconde case è dovuto, secondo il presidente Corrado Sforza Fogliani, al tempestivo intervento di Confedelizia. La norma saltata, spiega Sforza Fogliani, «era stata pensata per i fabbricati tenuti volontariamente vuoti ma era formulata in termini tali che avrebbe colpito anche le unità immobiliari involontariamente non locate». Grazie alla segnalazione di questo «paradosso», giovedì scorso, al capogruppo Pdl alla Camera Brunetta la cancellazione dell'«intera norma, che avrebbe interessato, sempre per la sua infelice formulazione, anche le seconde case abitate dai proprietari, è andata a buon fine».
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