Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2013 alle ore 10:31.

My24
Coppa America, il defender Oracle partirà con due punti di penalità

Un'altra rivoluzione legale per l'edizione 34 della Coppa America: a pochi giorni dall'inizio delle regate tra il defender Oracle e il challenger Emirates Team New Zealand la Giuria Internazionale ha preso importanti provvedimenti contro il team americano, che nelle regate delle World Series (come a Napoli per intenderci) aveva sottoposto le sue barche a un trattamento di lifting non regolare. Il più grave sono due punti di penalità che in pratica cancelleranno le prime due vittorie americane, se ci saranno. Quindi a Oracle per vincere serviranno 11 vittorie contro le 9 necessarie ai kiwi. Si regata da sabato, sul filo dei 50 nodi di velocità.

Dopo la scoperta delle irregolarità durante la misurazione dei catamarani AC 45 per la preparazione della Red Bull Youth America's Cup (molto divertente, solo giovani, vincono i neozelandesi) il sindacato di Russel Coutts si era difeso in vari modi, prima ritirando le barche e restituendo i premi poi assegnando la colpa di tutto a pochi "boat builder" che in realtà da soli, senza cioè una precisa indicazione di un progettista difficilmente avrebbero potuto fare. L'imbroglio, fatto tanto per vincere le World Series di nessun interesse agonistico concreto per la Coppa, rischia di mettere in seria difficoltà Oracle. La Giuria ha salvato la reputazione dei velisti maggiori e ha mostrato di credere alle argomentazioni di sir Russell Coutts, sir Ben Ainslie (5 medaglie alle Olimpiadi, non dovrebbe aver bisogno di questi mezzucci), di Grant Simmer l'uomo che sembra aver dato più coerenza al progetto di Oracle dal momento del suo arrivo nel team. Coutts si dice seriamente scosso: «Questa cosa ci ha fatto perdere tempo prezioso negli allenamenti» e in questi giorni Oracle non ha potuto navigare con le due barche complete completando allenamenti fondamentali. Nel provvedimento si cita un Sailor X la cui identità viene tenuta segreta perché la sua posizione è stata stralciata, ma potrebbe ragionevolmente essere James Spithill che compare molto spesso nei verbali e conduceva una delle due barche incriminate. La Giuria trova giusto punire il team e le persone ma il verdetto deve essere quello delle regate perché non tutto il team era coinvolto. Non sembra del tutto realistico che sia così… però è possibile che alcuni non sapessero in un team di 120 persone. Secondo i maligni quello che gli stazzatori (brutta parola per definire i misuratori delle barche) hanno trovato è solo quello che era stato dimenticato nel rimettere le barche in regola. Forse c'era dell'altro, ma non si sono trovate le prove. Oracle, insomma, è in regata ma i due punti cambieranno la storia se Oracle e Aotearoa mostreranno prestazioni simili. A dire il vero ci credono in pochi e a San Francisco tutti pensano che ci sarà un rapido vincitore senza anticipare quale. Nel dettaglio sono cinque i velisti sanzionati secondo la regola 69 (comportamento antisportivo). L'olandese Dirk De Ridder è l'uomo più importante tra i sospesi dalla Coppa, era il regolatore della wing sulla barca titolare: anche qui la Giuria chiede agli organismi nazionali e internazionali di intervenire.

I due punti sono detratti per la regola 60 (una sorta di vilipendio alla Coppa, secondo il Protocollo scritto dagli stessi americani). Oltre ai due punti ci sono le multe in denaro che devono essere pagate prima dell'inizio delle regate: 125 mila dollari vanno alla fondazione istituita a nome di Andrew "Bart" Simpson per aiutare i giovani velisti e altri 125 mila vanno a una istituzione benefica scelta dal Sindaco di San Francisco, che non ha mai amato Larry Ellison e Oracle per il suo desiderio di entrare in possesso di una vasta area dei docks, con la scusa della Coppa America, per alcuni decenni.

Il comandante dei kiwi Grant Dalton non commenta: «Ci restano na vincere nove regate in acqua… questo è quello che conta, il resto sono chiacchere da bar». Perfino gli americani sono indignati da quello che è successo e alcuni tifano New Zealand: una nuova Coppa ad Auckland per ricominciare con regole chiare. Non c'è un vero favorito: tecnologia per gli americani, solidità e manovra per i neozelandesi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi