Mosley contro Google: chiede filtri per rimuovere i riferimenti all'orgia dello scandalo del 2008

Max Mosley, ex presidente della Fia, ha avviato in Francia una battaglia giudiziaria con Google: il traguardo è di rimuovere attraverso un filtro software i risultati del motore di ricerca collegati a una festa privata del 2008. Secondo quanto aveva scritto per primo il quotidiano News of the World il party, documentato attraverso un filmato, era un'orgia che aveva come tema il periodo nazista. Sollevò una reazione immediata nell'opinione pubblica internazionale. E si sono moltiplicati i commenti sul web.

Un blocco preventivo
Il filtro voluto dai legali di Mosley dovrà essere in grado di trovare e cancellare dal motore di ricerca alcuni contenuti. In questo modo eviterebbe di inoltrare ogni volta una domanda a Google per eliminarli. Un confronto identico è in corso anche in Germania: la prima udienza avverrà il 20 settembre.

L'ex presidente della Fia ha già vinto nel Regno Unito con News of the World. La giustizia britannica ha stabilito che il party non aveva un tema nazista e che la notizia non era di interesse pubblico. Il giornale inglese ha cessato le pubblicazioni dopo altri scandali dovuti a intercettazioni abusive utilizzate durante inchieste giornalistiche.

La difesa
Per il gigante hi-tech è un attacco alla libertà di espressione. Daphne Keller, associate general counsel di Google, punta il dito contro un modello che definisce di "censura automatizzata": adoperare i filtri software ha come conseguenza l'aggiramento del controllo della magistratura. Esistono già alternative. Keller ricorda che gli utenti possono chiedere di eliminare ad esempio singole pagine web dalle ricerche che appaiono su Google se i contenuti infrangono le normative. Non significa che sono cancellate da internet: restano ancora accessibili mediante i link aggiunti da altri spazi online. Inoltre, osserva Keller, su richiesta di Mosley il colosso californiano ha già eseguito centinaia di rimozioni

©RIPRODUZIONE RISERVATA