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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2013 alle ore 12:04.

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Il Constantine Palace a San Pietroburgo (Ap/LaPresse)Il Constantine Palace a San Pietroburgo (Ap/LaPresse)

Si parte. Una nuova edizione del G20 si apre oggi nella splendida San Pietroburgo, la più "europea" delle città della Russia. I leader di 19 Paesi + dell'Unione monetaria (che in questo vertice è un blocco unico) parleranno per tutto il week end di lotta ai paradisi fiscali, all'instabilità finanziaria e alla disoccupazione. Ma nel copione si è imposto, alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane, anche il caso Siria dato che un attacco militare pare ormai sempre più probabile (e peraltro non sta scalfendo particolarmente i mercati finanziari che si concentrano più sui numeri della ripresa in vista che non sulle tensioni umane che un conflitto innescherebbe).

L'augurio, come per ogni evento di tale portata, è che questo G20 produca risultati concreti e tangibili. Perché la storia (e la statistica) ci insegnano invece che spesso dibattiti su temi cruciali restano tali anche alla fine del vertice. Mentre svariati milioni di dollari - necessari per l'organizzazione di tali eventi - vanno in fumo.

Eh sì, perché i politici durante questi summit non è che badino proprio a spese. Al Paese ospitante non viene certo in mente di fare spending review proprio nel momento in cui si onora di ricevere i leader mondiali. Pensate che, tanto per restare in Russia, qualche mese fa quando Obama e altri leader si sono incontrati a Mosca il chek-in passava al Ritz-Carlton vicino al Manezh, ex cavalleria del 19 ° secolo nelle mura del Cremlino. La comodità però si paga dato che una notte in suite da quelle parti costa 17mila dollari a notte.

E che dire del G20 di Cannes del 2011? La suite a cinque stelle dell'Hotel Majestic scelta dall'allora presidente della Francia, Nicolas Sarkozy sarebbe costata circa 40mila euro a notte, poco più delle 30mila sterline (37.400 euro circa) della "Grace Kelly" suite optata dal presidente Barack Obama al Carlton Hotel. Silvio Berlusconi si sarebbe accontentato di una stanza da 25.000 sterline (oltre 31mila euro a notte). Quanto all'austera Angela Merkel avrebbe opato per una camera tra 10 e 30mila sterline, molto più di David Cameron che - secondo quanto indica The Sun - avrebbe fatto economia dormendo in una stanza da 1.680 sterline a notte.

Ma gli "alloggi" sono solo una piccola parte dei costi complessivi che comporta organizzare un summit internazinale del calibro del G20. Non bisogna dimenticare, infatti, le "spese" indotte. Dai trasporti alle guardie del corpo. Financo ai droni (aerei senza pilota) utilizzati per vigilare dall'alto a beneficio dell'incolumità dei leader.

Secondo il tabloid britannico The Sun il vertice di Cannes sarebbe arrivato a costare quasi un miliardo di dollari. Cifre da capogiro che se, ponderate per le (non) decisioni solitamente prese in questi vertici, sono uno schiaffo alla povertà di cui puntualmente e paradossalmente si dibatte nelle stanze a cinque stelle.

Quanto al G20 di Strelna, a 15 chilometri da San Pietroburgo, secondo i dati dell'amministrazione presidenziale è costato ai contribuenti russi 2 miliardi di rubli (circa 45 milioni di euro). Per garantire la sicurezza, l'aeroporto Pulkovo, di San Pietroburgo, oggi e domani, sarà parzialmente chiuso al traffico aereo. Vietata totalmente al pubblico, invece, l'aerea intorno al Palazzo imperiale di Costantino, dove si svolgerà il summit del leader politici, a cui prenderà parte il presidente del Consiglio Enrico Letta. Gli stessi abitanti di Strelna potranno accedere alle loro case, solo mostrando il relativo permesso.

Un grande centro stampa che lavora 24 ore al giorno, un ristorante che offre i pasti gratuitamente e musica dal vivo, navette shuttle di collegamento agli alberghi, dove alloggiano i giornalisti accreditati, sono solo alcuni dei servizi offerti dall'organizzazione. Senza contare i gadget, che vanno da tazze, felpe, borse e k-way brandizzati col logo del summit e peluche delle mascotte delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, l'altro grande evento su cui punta Mosca per rilanciare la sua immagine internazionale e attrarre investimenti.

Ma come scrive il giornale economico Kommersant, la presidenza del G20 russa è costata nel complesso molto di più: circa 7 miliardi di rubli (intorno ai 210 milioni di euro). Il giornale sottolinea che si tratta di una cifra elevata, ma non da record. Il G20 di Londra, nel 2009, era costato alle casse pubbliche dieci volte di meno (20 milioni di dollari), ma in Canada si era arrivati a 679 milioni di dollari (anche se la cifra è da dividere tra i due summit di G8 e G20).

twitter.com/vitolops

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