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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2013 alle ore 08:40.

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Vaticano, nell'archivio di Gotti Tedeschi le trattative segrete con i governi Berlusconi e Monti

Sono migliaia gli scambi di mail, lettere, segnalazioni, richieste vere e proprie raccomandazioni fra i massimi rappresentanti di Santa Sede e Cei negli anni del Pontificato Ratizinger e i vertici del Pdl durante i governi Berlusconi e Monti, contenuti nell'archivio segreto dell'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. Un archivio agli atti di tre Procure: Napoli, Roma e Busto Arsizio che indagano sulla Banca del Vaticano e il suo ex numero uno, licenziato in tronco dal Cardinal Bertone poco prima dell'inizio di Vatileaks.

Le centinaia di note, da oggi non più riservate perchè svelate in un primo assaggio su alcuni quotidiani italiani, raccontano di una vera e propria trattativa segreta fra ministri, parlamentari e big del partito di Berlusconi e i numeri uno dell'era Ratzinger. Escono i nomi, fra gli altri di Papa Benedetto XVI, mons, Georg Ganswein, Tarcisio Bertone, Angelo Bagnasco dall'altra sponda del Tevere. E di Angelino Alfano, Giulio Tremonti, Alfredo Mantovano da questa.

Con riferimento, almeno nella parte di rivelazioni, alla legge sul biotestamento a ridosso del caso Englaro, all'avvento di Lorenza Lei alla direzione, alla «sistemazione» della questione dell'applicazione dell'Ici sui beni immobili ecclesiastici, alle linee di credito necessarie per affrontare l'affaire San Raffaele dopo il crac di don Verzè, alla «preparazione» dell'arrivo al governo di Corrado Passera nella squadra dei tecnici del cattolicissimo Mario Monti.

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