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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2013 alle ore 17:30.
L'ultima modifica è del 12 settembre 2013 alle ore 15:25.

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Decadenza Berlusconi, la Giunta trova l'accordo sul calendario: voto mercoledì

Fumata bianca in Giunta elezioni e immunità del Senato sul calendario da seguire per il voto sulla decadenza di Berlusconi. Nella riunione di oggi pomeriggio, infatti, la Giunta ha accolto all'unanimità la proposta del presidente Dario Stefano di votare mercoledì sera. Questo è il calendario dei lavori: lunedì, dalle 15 alle 20; martedì, dalle 9 alle 14; mercoledì, dalle 20.30 in poi dichiarazioni di voto e voto.

Ieri il braccio di ferro tra Pd e Pdl
Già ieri sera, dopo l'ennesimo braccio di ferro tra Pd e Pdl per definire le tappe della discussione e dopo il mancato raggiungimento di un accordo, il presidente Dario Stefàno aveva annunciato che nell'incontro di oggi avrebbe cercato la mediazione tra un Pd e un M5s che erano intenzionati ad accelerare per votare quanto prima sulla relazione Augello, al massimo martedì della prossima settimana, e un Pdl che proponeva almeno due settimane. Con i primi che accusavano i secondi di fare melina.

I passaggi successivi
Dopo il passaggio in Giunta, con la votazione sulla relazione Augello, si concluderà la prima fese del procedimento. La parola passerà all'Aula. Il 19 ottobre è prevista l'udienza della terza sezione della Corte d'Appello per rideterminare la pena accessoria nei confronti di Berlusconi (l'interdizione dai pubblici uffici) da 5 a 1 o 3 anni, come indicato dalla Cassazione che ha confermato la condanna dell'ex premier per frode fiscale.

Epifani: in caso di crisi, Governo per riforma Porcellum
Se Letta cadesse, spiega il segretario del Pd Guglielmo Epifani in un'intervista a Il Messaggero, «intanto servirebbe un governo per fare la riforma elettorale. Il Porcellum, per motivi che tutti conoscono, va cambiato a prescindere». Chiude a qualsiasi compromesso l'ex premier Massimo D'Alema: «Mi meraviglia il Pdl che per Berlusconi chiede una soluzione politica. Lasciamola fuori, perché la legge è legge e si deve applicare». Sul lato opposto il ministro Quagliariello osserva: «Sembra quasi che in giunta si stia facendo una corrida; ho paura che lavorino perché rimanga tutto tale e quale». E Maurizio Gasparri accusa: «Una parte del Pd ha avvelenato il clima per far cadere il governo Letta».

Grasso: si va verso percorso auspicato
Per il presidente del Senato Pietro Grasso le distanze non sono più così consistenti. «Io penso - affermma - che si vada verso quello che tutti auspicavamo: che ci sia una condivisione di tempi e di regole per portare avanti quello che è nelle cose».

Gli altri nodi
Il muro contro muro non è solo sul nodo decadenza Berlusconi. Ieri la Commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera al ddl che trasforma che trasforma in illecito disciplinare, da perseguire in via obbligatoria, rendere dichiarazioni che per il contesto sociale, politico o istituzionale in cui sono rese, rivelano l'assenza di indipendenza , terzietà e imparzialità richieste per il corretto esercizio delle funzioni giurisdizionali». la sinistra ha risposto con la presentazione alla Camera di un emendamento al dl sul finanziamento pubblico diretto ai partiti, che prevede il divieto per i condannati in via definitiva per corruzione, concussione ed evasione fiscale, di finanziare partiti e movimenti politici».

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