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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2013 alle ore 10:17.
Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave
TOKYO – Il vino italiano che si abbina meglio alla cucina giapponese è il Soave. Con questo messaggio, è in corso a Tokyo una campagna promozionale promossa dal Consorzio del Soave, con la presenza di una quindicina di produttori e una serie di nuove iniziative, anche se se è tempo di vendemmia è in parallelo nel Veneto è arrivata una folta delegazione russa. È una indicazione della forte attenzione per il mercato nipponico, dove a partire da oggi un centinaio di ristoranti per un mese proporranno il bianco veneto in esclusiva.
Il giornalista di settore Shigeru Hayashi ha presentato la guida dedicata del Consorzio "Soave Wine & Japanese Cusine" che (insieme alla seconda, "Soave"), intende contribuire a trasmettere la cultura dei vini in abbinamento alla tradizione alimentare locale. Una cucina che «ha un feeling eccezionale con i nostri prodotti - dice Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave - Ancora una volta i nostri produttori sono pronti a farsi testimoni dei nostri vini e della nostra cultura del vino decidendo di investire nei progetti in cui la nostra realtà consortile crede fortemente. Un lavoro che sta dando forti soddisfazioni e risultati». Visite guidate da Shigeru Hayashi hanno permesso al gruppo soavese di approfondire le modalità di gestione del settore vino di catene di piccola, media e grande distribuzione insieme a supermercati 24h e la particolare distribuzione e promozione dei prodotti italiani gestita da Eataly.
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