Costa Concordia: dal naufragio per l'inchino alla rimozione, tutte le tappe della tragedia del Giglio
A venti mesi dal naufragio della Costa Concordia (13 gennaio 2012) via alle operazioni di rotazione del relitto che giace come un gigante malato sugli scogli dinanzi al porto dell'Isola del Giglio
18. La Concordia poggia su un falso fondale

La rotazione della Costa Concordia è avvenuta mediante strand jacks, martinetti idraulici che hanno messo in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei 9 cassoni centrali e alle piattaforme sulle quali si è appoggiato il relitto dopo il suo raddrizzamento.
Il falso fondale su cui poggia la Concordia - creato per riempire il vuoto tra i due speroni di roccia, uno a poppa e uno a prua, che attualmente sostengono la nave - è stato realizzato posizionando dei grout bags, sacchi riempiti di una speciale malta cementizia. Le grout bags sono dotate di occhielli, così da poter essere recuperate e rimosse durante la fase di bonifica a lavori ultimati. Sui sacchi di cemento sono poi state posizione 6 piattaforme, tre di grandi dimensioni e 3 più piccole: per inserire i piloni nel fondale di granito stata fatta una trivellazione del diametro di due metri con un sistema a circuito chiuso, per non disperdere i detriti in mare.
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