Si fa presto a dire: "Fa' la cosa giusta….". Ecco le trappole mentali che ci condizionano nelle decisioni finanziarie
Emotività e razionalità sono categorie che non spiegano a sufficienza le ragioni per cui talvolta le nostre decisioni in materia di denaro non risultano ottimali o addirittura sbagliate. Quali sono i fattori che ci condizionano nelle nostre scelte? Gli studiosi di finanza comportamentale hanno messo a fuoco alcuni "trigger" – letteralmente "inneschi" –, che ci spingono verso una direzione piuttosto che un'altra. Conoscere queste "trappole mentali" spess non è sufficiente per non rimanerne in qualche modo "vittime", ma sicuramente aiuta ad avere maggior consapevolezza della nostra natura di risparmiatori. Ecco quali sono i principali fattori che ci condizionano nelle scelte di natura finanziaria
di Marco lo Conte
1. Trappole mentali / L'asimmetria tra guadagni e perdite
(Corbis)
La domanda numero 1 sollecitava due principi generali: il primo riguarda la concentrazione sugli esiti a breve termine, quelli di una singola serata. Il secondo è quello dell'asimmetria tra il piacere di una vincita e il dispiacere di una perdita della stessa entità. Da un punto di vista psicologico i due elementi non si compensano: nel senso che fa più male perdere una certa somma rispetto alla soddisfazione di vincere la somma equivalente. E' il principio che discende dalla teoria dei prospetti, per cui Daniel Kahneman ha vinto nel 2002 il premio Nobel. Questo è uno dei motivi per cui preferiamo investire in modi molto sicuri con orizzonti temporali brevi, rinunciando, sui tempi lunghi, a investimenti più fruttuosi, ma il cui valore oscilla di più. Quest'asimmetria è uno dei motivi per cui gestiamo male i nostri risparmi.
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