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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2013 alle ore 16:47.

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Breve videostoria dei videomessaggi di Berlusconi, dal 1994 a oggi

Dopo l'ennesimo ripensamento, mercoledì 18 Silvio Berlusconi, non contento della prima versione registrata ieri, dovrebbe mandare in onda il nuovo videomessaggio agli italiani. Dalle indiscrezioni trapelate il Cavaliere dovrebbe tornare a parlare nel giorno in cui la Giunta per le elezioni del Senato voterà la relazione di Andrea Augello sulla decadenza dall'incarico di senatore. Il nuovo testo, incentrato sul rilancio di Forza Italia, non dovrebbe però contenere accenni sul governo né sulla magistratura. La nuova tabella di marcia continua a essere in queste ore in discussione a villa San Martino e prevede anche uno slittamento a giovedì dell'inaugurazione della nuova sede del partito a piazza San Lorenzo in Lucina. I big del partito sono stati mobilitati anche se, come sempre, l'ultima parola spetta a lui.

Nell'attesa del nuovo annuncio ecco il reminder di quelli più famosi

LA DISCESA IN CAMPO
- 26 gennaio 1994
«L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze i miei orizzonti. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illeberale governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare...La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L'autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e dal sistema di finanziamento illegale dei partiti, lascia il Paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a una nuova Repubblica. Mai come in questo momento l'Italia, che giustamente diffida di profeti e salvatori, ha bisogno di persone con la testa sulle spalle e di esperienza consolidata, creative ed innovative, capaci di darle una mano, di far funzionare lo Stato...Il movimento politico che vi propongo si chiama, non a caso, Forza Italia. Ciò che vogliamo farne è una libera organizzazione di elettrici e di elettori di tipo totalmente nuovo: non l'ennesimo partito o l'ennesima fazione che nascono per dividere, ma una forza che nasce invece con l'obiettivo opposto».

IL CASO RUBY
16 gennaio 2011: la verità vince sempre
«Le accuse su di me sono infondate... è assurdo solo pensare che io abbia pagato per avere rapporti con una donna. È una cosa che considererei degradante per la mia dignità, ... Da quando mi sono separato ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona. Comunque io resto sereno, state sereni anche voi perché la verità vince sempre, il Governo continuerà a lavorare e il Parlamento farà le riforme necessarie per garantire che qualche magistrato non possa più cercare di far fuori illeggitimamente chi è stato eletto dai cittadini»

LE DIMISSIONI DAL GOVERNO
13 novembre 2011 - «Ho fatto un gesto generoso»
«Cari amici, cari concittadini ci troviamo oggi di fronte a una sfida cruciale che mette in gioco il nostro futuro e sono convinto che solo uniti possiamo vincerla. Solo mettendo da parte invidia e livori solo impegnadoci a lavorare tutti insieme per il bene dell'Italia. Noi l'abbiamo sempre fatto per 18 anni e continueremo a farlo con impegno sempre.Come avevo annunciato dopo l'approvazione della legge di satbilità come avevo annunciato ho rassegnato le dimissioni come Presidente del consiglio. L'ho fatto per senso di responsabilità, per senso dello Stato l'ho fatto per evitare all'Italia un nuovo attacco dalla speculazione finanziaria...»

SULL'ACCANIMENTO GIUDIZIARIO
1 Agosto 2013 - il riepilogo dei processi (50) dopo la condanna Mediaset
«Ringrazio innanzitutto i miei figli che in questa occasione come sempre mi hanno circondato di cure e amore, ringrazio i miei difensori che hanno illustrato le mie ragioni, ringrazio tutti gli amici del Popolo della Libertà e della Lega che mi sono sempre stati vicini manifestandomi stima e affetto, ringrazio di cuore tutti gli italiani che mi hanno sostenuto e addirittura sommerso con migliai di messaggi di apprezzamento e auguri. La sentenza di oggi mi conferma nell'opinione che una parte della magistratura nel nostro Paese sia diventata un soggetto irresponsabile, una variabile incontrollabile e incontrollata ...Dal 92 e 93 il corso della vita politica è stato letteralmente condizionato dalla parte fuorviante della magistratura.. che ha messo fuori gioco con i loro leaders i 5 partiti democratici che avevano assicurato il benessere dei cittadini e difeso la libertà e la democrazia dalla minaccia del comunismo»

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