Politiche il 29 settembre. Verso un'altra Grosse Koalition Spo-Ovp

L'Austria va al voto per eleggere un nuovo Parlamento il 29 settembre. I candidati si contenderanno un posto nell'assemblea nazionale di Vienna che conta 183 deputati per una legislatura che durerà cinque anni. Nove i partiti in gara per un voto senza scosse particolari in vista. Secondo i sondaggi, solo cinque partiti faranno l'ingresso in aula: i socialdemocratici (SPÖ), i democristiani(OeVP), i liberal-nazionalisti orfani di Joerg Haider (FPÖ), i Verdi (Die Grünen) e Team Stronach, il partito del magnate di origine austro-canadese che nei giorni scorsi ha proposto l'introduzione della pena di morte per i killer professionisti, proposta poi ritrattata parzialmente specificando che si trattava di un'opinione personale che non entrerà nel programma elettorale del partito. Quanto alla formazione di estrema destra, Alleanza per il futuro dell'Austria (BZO), probabilmente non riuscirà ad entrare nel parlamento nazionale.

Anche se perderanno alcuni voti, i socialdemocratici e democristiani, i due maggiori partiti che compongono l'attuale coalizione di governo, raggiungeranno con molta probabilità ancora una volta la maggioranza. Questo rende, secondo gli analisti politici, il proseguimento di una "Grosse Koalition" in Austria, la prospettiva più probabile.
Tutte le altre coalizioni richiederebbero la partecipazione di almeno tre partiti, il che renderebbe l'accordo più complesso. Un possibile scenario alternativo di centro-destra potrebbe essere una combinazione di democristiani, liberal-nazionalisti e Team Stronach. Una coalizione di sinistra, invece, dovrebbe raccogliere i voti di socialdemocratici, democristiani e Verdi, formazione filo-europea al contrario dei partiti di destra come liberali e Team Stronach che sono euroscettici.
Quanto ai temi economici si discute di sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario mentre il governo prevede di ridurre nel 2016 il deficit a zero. Magari introducendo una tassa sulla casa. Ma dopo il voto.

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