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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 17:50.

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Deficit/Pil, Zanonato contro i catastrofisti: «Non sforeremo il 3%, resteremo all'interno»

Il ministro dello Sviluppo economico mette un argine ai timori del commissario Ue, Olli Rehn, preoccupato per la tenuta dei conti pubblici italiani. «Noi non siamo al 3,1%, siamo sotto il tre, di poco, ma sotto il tre», precisa Flavio Zanonato riferendosi al rapporto deficit/Pil nazionale in cima ai pensieri della Ue. A margine del convegno sull'ambiente "Nostra madre Terra", in corso a Perugia, il ministro esclude il bisogno di una manovra correttiva a fine anno: «Non sforeremo il 3%, resteremo all'interno. Bisogna finirla anche di dare sempre soltanto le notizie negative,anche le notizie positive esistono, noi siamo usciti dalla procedura di infrazione».

Aumento Iva decisione di due anni fa
Parlando del possibile aumento dell'Iva, Zanonato spiega poi che questa ipotesi non è stata tra i punti all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di questa mattina. - «L'aumento dell'Iva - ricorda - é stato deciso anni fa, noi l'abbiamo allontanato ma se non ci sono le risorse per spostarlo nuovamente scatta in automatico. Circa due anni fa l'Europa ha chiesto all'Italia di rientrare dal debito e il Governo di allora ha detto che sarebbe rientrato attraverso un insieme di manovre compreso un taglio importante alla spesa pubblica. L'Europa ha detto: questo taglio non é del tutto convincente, mettimi un aumento dell'Iva a garanzia. Se lo fai non scatta l'aumento, se non lo fai scatta. Quindi - conclude il ministro - non siamo in questa situazione: La decisione én stata presa due anni fa e non da questo Governo».

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