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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2013 alle ore 09:13.

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Per ora è solo un'intesa piccola piccola. Coinvolge il secondo livello dei tecnici e non ha l'avallo dei governi. Ma l'apertura di Bruxelles al nuovo calcolo dei deficit strutturali per Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda e Cipro è il segnale di un'Europa che comincia a mettere in dubbio la sua rigida e occhiuta concezione del rigore. Una buona notizia. Peccato che l'accordo riguarderebbe tutti i Paesi cosiddetti periferici tranne l'Italia. Certo, sono Paesi che hanno visto un vero tracollo sul fronte dell'occupazione e il bonus sul calcolo dei deficit strutturali deriverebbe proprio dall'effetto sul Pil di questa caduta. Ma l'Italia non può stare a guardare. Restare fuori dai nuovi margini di flessibilità, dopo gli sforzi fatti, sarebbe un paradosso inaccettabile.
(F. For.)

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TAG: Italia

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