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Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2013 alle ore 16:16.

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Bagno di folla per Papa Francesco, oggi in vista a Cagliari per una visita pastorale che ha come tema centrale i problemi del mondo del lavoro. In prima fila, ad attendere il Pontefice, gli operai delle aziende sarde in crisi, dal Sulcis - una delle province più povere d'Italia - al Nuorese sino al Nord Sardegna. Con i caschetti bianchi i lavoratori di Alcoa e Eurallumina. Sono bastate poche parole del Pontefice per far commuovere gli operai: «Dove non c'è lavoro manca la dignità». Una frase che ha raccolto gli applausi di tutti, commuovendo in particolare le delegazioni delle aziende in crisi.

La preghiera per il lavoro al porto di Cagliari
Al termine dell'incontro con il mondo del lavoro, in largo Carlo Felice, al porto di Cagliari, Papa Francesco ha improvvisato una preghiera, chiedendo ai lavoratori di unirsi a lui. Eccone il testo: «Signore Dio guardaci, guarda questa città, questa isola, guarda le nostre famiglie. Signore a te non é mancato il lavoro: hai fatto il falegname ed eri felice. Signore, ci manca il lavoro, gli idoli vogliono rubarci la dignità, i sistemi ingiusti vogliono rubarci la speranza. Signore non ci lasciare soli, aiutaci a aiutarci fra noi che dimentichiamo un pò l'egoismo e sentiamo nel cuore il noi di un popolo che vuole andare avanti. Signore Gesù che non ti mancò il lavoro dacci lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo». Dopo aver pronunciato la sua preghiera, il Papa ha poi chiesto ai presenti: «E ricordate di pregare per me».

L'omelia al Santuario di Bonaria: «Nel nostro cammino non siamo mai soli»
L'appuntamento centrale della visita del Papa in Sardegna è stata la S. Messa celebrata al santuario di Nostra Signora di Bonaria, caratterizzata da una toccante omelia in cui il Pontefice ha esortato i fedeli a «non avere paura di guardare i nostri fratelli con sguardo fraterno. Dobbiamo sempre tenere presente che, nel nostro cammino - pure se difficile – non siamo mai soli». La comprensione dei cristiani, ha insistito Bergoglio, deve andare soprattutto a quelle «persone che istintivamente consideriamo di meno e che invece ne hanno piu' bisogno: i piu' abbandonati, i malati, coloro che non hanno di che vivere, coloro che non conoscono Gesù, i giovani che sono in difficoltà, che non trovano lavoro».

L'invocazione alla Madonna in lingua sarda
Nel corso della celebrazione, Francesco ha invocato la Madonna in sardo. "Sa paghe ' Nostru Segnore siat sempre chin bois», cioè «La pace di Nostro Signore sia sempre con voi», è stata l'invocazione a inizio omelia. Quindi la preghiera alla Vergine: «Nostru Segnora 'e Bonaria bos acumpanzet sempre in sa vida», vale a dire, «Nostra Signora di Bonaria, accompagnaci sempre nella nostra vita».

Aiutare i poveri non è assistenzialismo ma modo di vivere
Il Papa, nella cattedrale di Cagliari, ha poi incontrato i poveri assistiti dalla Caritas e i detenuti del penitenziario sardo. Il Pontefice ha quindi ricordato che «aiutare chi è in difficoltà non è semplice assistenzialismo, è un modo di vivere». «Nei vostri volti vedo fatica, ma vedo anche speranza. Sentitevi amati dal Signore, - li ha confortati Bergoglio - e anche da tante persone buone, che con le loro preghiere o con le loro opere aiutano ad alleviare le sofferenze del prossimo».

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