Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2013 alle ore 15:02.

(Afp)(Afp)

Le forze di sicurezza keniote hanno il controllo del centro comemrciale Westgate a Nairobi, dove da sabato un commando dei terroristi somali al Shebaab é asserragliato, ma l'operazione di rastrellamento, benche nella sua fase finale, non si é ancora conclusa. Così il ministro dell'Interno, Joseph Ole Lenku alla Bbc, secondo il quale la perquisizione a tappeto del grande edificio continuerà nella notte.

Dopo tre giorni di assedio dei terroristi islamici Shabaab al lussuoso centro commerciale di Nairobi - con un tragico bilancio di almeno 62 morti, 63 dispersi e circa 200 feriti secondo la Croce Rossa locale - stamattina è scattato l'assalto dell'esercito per stanare i membri del commando.

Con il calare della sera resta incerto il numero degli ostaggi ancora in mano ai terroristi, malgrado fonti governative abbiano assicurato che "quasi tutte" le persone sequestrate sono state liberate. Tre miliziani sono stati uccisi, ha riferito la sicurezza, aggiungendo che almeno una decina di persone "sospette" sono state arrestate.

Con un nuovo assalto all'alba, le forze di sicurezza kenyane hanno dato il via a quella che hanno definito "l'operazione finale". La tensione è altissima e c'è tanta paura fra i curiosi e i reporter assiepati davanti al Mall - ma tenuti a debita distanza dalle forze di sicurezza - che hanno raccontato di violente sparatorie e fortissime esplosioni. Nelle stesse ore gli integralisti islamici filo-al Qaida degli Shabaab hanno minacciato di uccidere tutti gli ostaggi nelle loro mani.

Alla Bbc un sedicente portavoce dei fondamentalisti somali ha escluso la presenza di "americani o britannici" nel commando armato, così come era trapelato. L'uomo, che si fa chiamare "Abu Omar", ha smentito anche la presenza della "vedova bianca" nel gruppo, Samantha Lewthwaite: "Si tratta solo di voci infondate". La Lewthwaite, 29 anni, di origini britanniche, è la vedova di Germaine Lindsey, uno dei kamikaze dell'attentato alla metro di Londra del luglio 2005 in cui vennero uccise 52 persone. Madre di tre figli, ricercata per complicità negli episodi di Londra, è sospettata di aver partecipato in prima persona all'attentato del giugno 2012 in un locale di Mombasa, in Kenya, cha ha provocato tre morti e 25 feriti.

Secondo il capo dell'esercito kenyano Julius Karangi tuttavia i membri del commando sono di diverse nazionalità. La Casa Bianca in giornata ha riferito di non avere conferma del coinvolgimento di americani nell'attacco ma di essere informata dei tentativi degli Shabaab di arruolare cittadini statunitensi. L'Fbi sta comunque indagando in queste ore.
Mentre le ore passavano nuove forti esplosioni risuonavano nell'area circostante, e un denso fumo nero si è sprigionato a lungo dalla struttura. La polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla nei dintorni del Westgate nel timore di "infiltrazioni" dei terroristi tra la gente comune. E il ministro dell'Interno ha raccontato che alcuni degli assalitori "erano vestiti da donna" per mimetizzarsi tra la folla prima di attaccare il centro commerciale.

All'odore dei gas urticanti si è aggiunto il fetore dei cadaveri filtrato dalle finestre della camera mortuaria dove sono assiepati i corpi martoriati delle vittime. Tutto intorno regna l'angoscia di chi ha perso un suo caro e di chi ancora non lo sa.
Nel tardo pomeriggio le forze di sicurezza hanno assicurato di avere preso il controllo di "tutti i piani dell'edificio e che i terroristi non possono scappare".
L'angoscia è palpabile tra la gente. E mentre cala la sera, Nairobi aspetta ancora la fine dell'incubo iniziato sabato.


Intanto, mentre si moltiplicano le condanne all'attacco terroristico da parte delle diplomazie mondiali ("un atto terribile", ha tuonato Barack Obama), i giudici della Corte Penale Internazionale (Cpi) dell'Aja hanno deciso di rinviare di una settimana il processo a William Ruto, il vicepresidente del Kenya accusato di crimini contro l'umanità, e di consentirgli di rientrare a Nairobi. Lo stesso Ruto aveva chiesto un rinvio sine die per poter seguire in prima persona la vicenda dell'attacco al Westgate.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi