Ecco tutte le norme che tutelano il Made in Italy
di Dario Aquaro
3. L'obbligo della tracciabilità
«Il regolamento fondatore della legislazione alimentare europea è il CE 178/2002» spiega l'avvocato Antonio Bana, partner dello Studio legale Bana di Milano. «Entrato in vigore nel gennaio 2005, definisce alcuni importanti principi generali: afferma il carattere integrato della filiera alimentare; definisce la tracciabilità dei prodotti in tutte le fasi della filiera (ovvero l'obbligo di etichettare per poter risalire a soggetti, processi di produzione, provenienza); responsabilizza gli operatori del settore; riconosce il diritto dei cittadini a un'informazione chiara e precisa».
La tracciabilità è sia interna, lungo tutto il processo o la trasformazione svolta da ogni azienda sui propri prodotti, sia di filiera: risultato dei processi di tracciabilità interna, uniti da efficienti flussi di comunicazione.«I reati di agropirateria – prosegue Bana - possono riguardare modifiche dell'identità merceologica dei prodotti o la loro realizzazione con materie prime e procedimenti diversi da quelli dichiarati. Oppure violazioni di diritti di proprietà industriale, ad esempio l'indebita apposizione di marchi sugli alimenti». Quindi sofisticazione del prodotto: adulterazione, modifica delle caratteristiche organolettiche (frode alimentare). O falsificazione del marchio, dell'indicazione di provenienza geografica o della denominazione di origine.
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