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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2013 alle ore 18:22.

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Sistri al via tra incertezze e chiarimenti ministeriali annunciati

Sistri al via tra incertezze e chiarimenti ministeriali annunciati. La circolare necessaria a fugare i molti dubbi degli operatori della gestione dei rifiuti è stata predisposta – spiega il portavoce del ministro dell'ambiente Orlando, e il ministero la divulgherà prima della partenza del sistema per la tracciabilità dei rifiuti.
Il riavvio dell'operatività del Sistri per trasportatori, intermediari, gestori di impianti e "nuovi produttori" di rifiuti pericolosi è, infatti, confermato per il 1° ottobre. Incerti, invece, sia i confini dell'insieme d'imprese tenuto ad adottare il sistema telematico, sia le procedure operative da mettere in atto nel lungo periodo transitorio che terminerà il 3 aprile 2014.

Rifiuti urbani
Le imprese che gestiscono rifiuti urbani pericolosi chiedono l'immediata esclusione di questa tipologia di rifiuti dall'obbligo di impiego del Sistri. Non sarebbe concretamente possibile, spiegano gli operatori, procedere né all'allestimento dei mezzi di raccolta e trasporto (il sistema prevede l'installazione sui mezzi di una "black box"), né all'iscrizione e alla predisposizione dei siti che ricevono rifiuti urbani pericolosi dal territorio comunale. Le piattaforme di raccolta, infatti, in molti casi non hanno un collegamento internet e non sono dotate di personale che possa operare su personal computer.

Trasportatori di propri rifiuti pericolosi
Migliaia di imprese e enti che utilizzano i mezzi aziendali per trasportare agli impianti di trattamento piccole quantità di rifiuti pericolosi prodotti dalla loro attività attendono di comprendere se saranno subito tenuti ad usare il sistema o se potranno rimandarne l'impiego all'anno prossimo. Irrisolto da anni il dubbio black box: il dispositivo deve essere installato anche su questi veicoli o, in considerazione del limite di trasporto di 30 chili o litri al giorno e della difficoltà di impiegarlo in situazioni come quelle in cui si generano rifiuti da manutenzione presso terzi, non è richiesto?

Liberi professionisti
Il decreto legge 101/2013 prescrive l'uso del Sistri ai "produttori iniziali di rifiuti pericolosi", non solo alle imprese e agli enti, come nella precedente formulazione della norma. I liberi professionisti, pur dovendo impiegare la procedura informatica solo dal 3 marzo, sarebbero comunque costretti a iscriversi, a pagare il contributo e ad acquisire i dispositivi Usb per accedere al sistema telematico. A rischio non soltanto i medici e i veterinari, ma anche tutti gli studi professionali nei quali sono stati dismessi tre o quattro personal computer.

Trasporto intermodale
I trasportatori ferroviari e marittimi così come gli operatori del trasporto intermodale non sono più esplicitamente inclusi tra i soggetti obbligati, ma potrebbero rientrare nella più ampia categoria dei trasportatori di rifiuti pericolosi. La scelta di includerli o escluderli è decisiva per la tracciabilità dei trasporti intermodali.
Stoccaggio di propri rifiuti
Un "produttore iniziale" di rifiuti pericolosi che ha ottenuto l'autorizzazione a stoccarli presso il sito di produzione (messa in riserva o deposito preliminare), rientra, o meno, nella definizione di "gestore" di rifiuti pericolosi? Questi stoccaggi, infatti, benché siano qualificati formalmente come attività di gestione, di fatto sono estensioni del deposito temporaneo dei rifiuti.

Procedure di trasporto
In tutti i casi in cui il trasportatore con lo stesso veicolo nel corso di un viaggio carica rifiuti da più di un produttore, è possibile utilizzare la procedura per la microraccolta, meno gravosa rispetto alla procedura ordinaria. Sarebbe però opportuno, in fase di avvio del Sistri, estendere la possibilità di utilizzare il modo di operare più semplice a tutte le movimentazioni di rifiuti. Nel caso in cui il ministero non confermasse lo snellimento, sarebbe comunque necessario precisare che nel corso del periodo transitorio i trasportatori che caricheranno presso produttori iniziali di rifiuti pericolosi dovranno usare la procedura per "produttore non iscritto" e non quella per produttore con dispositivi non funzionanti.

Trasporto su strada di merci pericolose
Le informazioni Adr (accordo internazionale per il trasporto di merci pericolose su strada) previste nella scheda Sistriarea movimentazione, la sua stampa e la sua consegna al trasportatore, non sembrano essere sufficienti a garantire il rispetto di quanto richiesto dalla norma sulla documentazione di accompagnamento del trasporto, costringendo alla predisposizione di documentazione parallela, con ridondanza di informazioni comuni (mittente, destinatario, peso sostanza trasportata). Un intervento sul software potrebbe rendere molto più semplice la compilazione dei documenti di trasporto dei rifiuti pericolosi assoggettati ad Adr.

Interoperabilità
Il sistema, infine, prenderà il via senza che sia stata resa disponibile l'interoperabilità tra il Sistri e i software gestionali. Questi ultimi permettono con un'unica imputazione di predisporre la documentazione fiscale, contrattuale e ambientale. La mancata integrazione dei sistemi, invece di semplificare la gestione della documentazione, comporta il raddoppio delle registrazioni e, nelle realtà multi sito, non permette di gestirle centralmente.

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