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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2013 alle ore 20:48.

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Mondadori, Berlusconi: «Napolitano si fece dare la sentenza e poi fece riaprire la camera di consiglio». Il Quirinale: delirante e diffamatorio - Audio fuorionda - La trascrizione

Uno sfogo al telefono di Berlusconi con un esponente del Pdl, registrato da una troupe mentre era in corso un'intervista. È l'esclusiva della trasmissione di La7 'Piazzapulita, andata in onda ieri sera. «Mi è stato detto che il capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata», afferma Berlusconi nella telefonata interecettata captata riferendosi al risarcimento per la vicenda Mondadori. Poi, continua il Cavaliere, «ha costretto i giudici a riaprire la camera di consiglio». Immediata la reazione del Colle: «Quel che sarebbe stato riferito al senatore Berlusconi circa le vicende della sentenza sul lodo Mondadori è semplicemente un'altra delirante invenzione volgarmente diffamatoria nei confronti del Capo dello Stato». Interviene anche il primo presidente di Cassazione, Giorgio Santacroce: «È pura fantascienza. È evidente che non c'é mai stata una cosa di questo genere».

Lo sfogo registrato e mandato in onda
Berlusconi ha telefonato a un esponente del Pdl mentre quest'ultimo stava concedendo un'intervista al giornalista Antonino Monteleone, e il suo sfogo è finito registrato. «Mi è stato detto che il capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata», ha affermato nella telefonata. «Dopodiché ha ritelefonato da capo, ha fatto ritelefonare da Lupo (Ernesto Lupo, consigliere giuridico del Quirinale ed ex presiente della Cassazione, ndr) al presidente della Cassazione (Giorgio Santacroce, ndr) che ha chiamato il presidente di Sezione (Francesco Trifone, ndr) costringendolo a riaprire la camera di consiglio. Cosa che non succede mai! Perché la sentenza era già pronta il 27 di giugno».

Il collegio e la camera di consiglio
Il collegio che il 27 giugno ha dato definitivamente torto alla Fininvest sulla "guerra di Segrate" per il controllo della Mondadori era composto dal presidente Francesco Trifone e dai giudici Giacomo Travaglino, che ha svolto la relazione introduttiva, Maria Margherita Chiarini, Angelo Spirito e Maurizio Massera. La Camera di consiglio è durata circa cinque ore.

Quirinale: un'altra delirante invenzione volgarmente diffamatoria
Non si è fatta attendere la reazione del Quirinale. La telefonata di Silvio Berlusconi a un parlamentare contiene una affermazione «delirante e diffamatoria». È quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa del Colle: «Quel che sarebbe stato riferito al Senatore Berlusconi circa le vicende della sentenza sul Lodo Mondadori è semplicemente un'altra delirante invenzione volgarmente diffamatoria nei confronti del Capo dello Stato».

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