Ecco gli effetti dello shutdown
Lo scontro tra Barack Obama e l'opposizione repubblicana ha bloccato il Parlamento americano che non è riuscito ad approvare il budget per l'anno fiscale 2013 e 2014 iniziato oggi. La ragione che impedisce al Congresso di trovare un accordo sulla legge di spesa è la riforma sanitaria di Obama, che i repubblicani hanno cercato in ogni modo di affossare. In assenza di un accordo per gli Stati Uniti è shutdown, letteralmente chiusura: il governo non ha le risorse per continuare l'attività ed è costretto a chiudere molte agenzie. Vedremo quali nel dettaglio. L'ultimo shutdown sperimentato dagli americani chiuse il governo dal 16 dicembre 1995 al 6 gennaio 1996: in quel caso il braccio di ferro sul bilancio si era creato tra l'allora presidente democratico Bill Clinton e lo speaker della Camera, il repubblicano Newton Gingrich. Un blocco che i repubblicani pagarono il novembre successivo, quando Clinton venne rieletto alla presidenza. Ma vediamo quali effetti immediati ha lo shutdown sulle attività delle agenzie Usa.
3. Attività garantite
Lo shutdown riguarda la spesa discrezionale, quindi non le poste di bilancio federale che si rinnovano automaticamente di anno in anno o che vivono di risorse proprie.
L'esempio più evidente di queste attività garantite riguarda lo Us Postal service, le poste americane che contano oltre 500mila dipendenti e che si finanziano con le entrate dei servizi ai cittadini.
Lo stesso vale per la Us Mint, la Zecca americana che seguiterà a stampare moneta; per la Federal Reserve che ha risorse derivanti dai suoi investimenti; per l'Office of the Comptroller of the Currency, che regola e vigila su tutte le banche americane (mantenuta dai contributi obbligatori delle banche stesse). Anche il dipartimento di Stato continuerà ad operare, il rilascio dei passaporti non subirà interruzioni almeno finché ci saranno risorse per supportare le attività. E così i servizi ferroviari di Amtrak.
Non si fermeranno i dipendenti del Social Security, i sistemi di previdenza e assistenza sociale che erogano pensioni e sussidi. Per questo la riforma sanitaria di Obama che entra in vigore oggi potrà essere implementata: paradossalmente, gli "exchanges" elettronici dove gli americani potranno scegliere le nuove polizze assicurative sono considerati servizi essenziali, dunque apriranno oggi come previsto.
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