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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2013 alle ore 08:37.

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Per la prima volta lo Ior pubblica il bilancio: utile netto quadruplicato nel 2012

«Complessivamente, prevediamo che il 2013 sarà segnato da spese straordinarie legate al processo di riforma e riorganizzazione in corso e dagli effetti prodotti dai tassi di interesse in aumento». Nel primo annual report pubblicato questa mattina sul nuovo sito internet il presidente dello Ior Ernst von Freyberg (in carica da febbraio scorso) traccia le prospettive per l'anno in corso. «Stiamo lavorando duramente per migliorare la governance e l'operatività dell'Istituto».

Nel 2012 lo Ior ha registrato un utile netto di 86,6 mln euro, quadruplicando quello del 2011 (20,3mln). Ciò ha consentito allo banca vaticana – riferisce la nota ufficiale - di apportare un contributo di 54,7 milioni di euro al budget della S.Sede e di destinare 31,9 milioni di euro alla riserva rischi operativi generali. «La politica d'investimento dello Ior è pensata innanzitutto per garantire la sicurezza dei beni affidatici», spiega von Freyberg . «La nostra attenzione - aggiunge - si concentra su una gestione conservativa e una bassa esposizione al rischio».

Dal conto economico dello Ior emergono per il 2012 interessi netti per 52,2 milioni di euro (-19,6%), risultanti dalla differenza tra gli interessi maturati sugli attivi e quelli dovuti ai clienti; 12,2 milioni di euro (+19,6%) di commissioni nette sulle gestioni patrimoniali e su altre operazioni; 51,1 milioni di euro (nel 2011 il dato era negativo e pari a meno 38,2 milioni di euro) di proventi netti da negoziazione, che comprendono sia gli utili/perdite conseguiti dai titoli venduti durante l'anno, sia gli utili/perdite non realizzati sul valore totale dei titoli al 31 dicembre 2012. Nel 2012 i costi operativi sono ammontati a 23,9 milioni di euro (+12%) e comprendono i costi per il personale, i contributi pensionistici, spese generali e consulenze di professionisti.

Nel 2012 allo Ior sono stati affidati beni di clienti per 6,3 miliardi di euro, ripartiti in 2,3 miliardi di euro in depositi, 3,2 miliardi di euro in contratti di gestione patrimoniale a cura dello Ior ed 0,8 miliardi di euro in contratti di custodia titoli. Secondo i principi contabili internazionali IFRS, un totale di 4,1 miliardi di euro di questi attivi è riportato nel bilancio dello Ior mentre i restanti 2,2 miliardi di euro sono rilevati fuori bilancio.
Il capitale netto è aumentato da 741 milioni di euro a 769 milioni di euro (+3,6%), che per lo Ior significa un solido equity ratio pari al 15,4%.

Al momento Promontory Financial Group sta eseguendo per conto dello Ior un esame di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure attuate contro il riciclaggio di denaro. Allo stesso tempo, lo Ior«sta traducendo in pratica provvedimenti idonei a migliorare le sue strutture e procedure. Questo processo è stato avviato nel maggio 2013 e ci si aspetta che giunga al termine, per ampia parte, per la fine del 2013».

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