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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2013 alle ore 18:41.

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Ostacoli alle imprese, Grillo contro politicanti e Napolitano, «attaccato al Quirinale come 'o purpo»

Il Colle ancora nel mirino del leader M5S Beppe Grillo, che oggi torna ad attaccare Giorgio Napolitano, paragonato a «'o purpo (il polipo in napoletano)» per il suo attaccamento «allo scoglio del Quirinale». «Solo un pazzo può avviare un'attività in Italia - scrive Grillo in un post apparso sul suo blog personale con il titolo "L'Italia pietrificata" - fare impresa è considerato un peccato sociale che va scontato con una via crucis quotidiana. È più facile scalare l'Everest o che Napolitano si ritiri dallo scoglio del Quirinale dove vive attaccato come "'o purpo" che aprire una società senza diventare dei relitti umani, dei miserabili che finiscono per vivere dentro una macchina».

«L'Italia ha bisogno di due cose: di riforme e che questi politicanti falliti e incapaci levino il disturbo. Due condizioni inscindibili una dall'altra», aggiunge Grillo riferendosi ai fattori che rendono difficile fare impresa nel nostro Paese. «Fare business in Italia - scrive il leader M5S - è fortemente sconsigliato ai deboli di nervi e a chi non vuole buttare tempo e soldi. Siamo al 73esimo posto, ci precedono tra gli altri il Ghana,Tonga (un classico, arriva sempre prima di noi), Trinidad e Tobago, il Ruanda e la Colombia. Chi ci ha ridotto così sono i partiti che si sono avvicendati negli ultimi 20 anni: il Pd e il Pdmenoelle, i gemelli del crack».

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