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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 16:38.

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Da #senato a #Scilipoti, la fiducia a Letta su Twitter

Cinguettii. Più o meno. Il popolo di Twitter si sbizzarrisce sul giorno più lungo del governo Letta, con una grandinata di commenti al voto del Senato. Ironie a 145 caratteri tra colpi di scena e calcoli dell'ultimo minuto sui «numeri per governare» che compaiono e scompaiono dal pallottoliere delle larghe intese. Sono gli hashtag della giornata a dirci di chi, e di cosa, hanno discusso gli italiani oggi.

In cima a tutti, come era prevedibile, #direttaletta. Il "cancelletto" ufficiale della giornata va in tilt sul dietrofront di Berlusconi: «Berlusconi è lucido come ero io alla mia festa di laurea», «Con questo tempo non si mai cosa dimettersi», «Silvio è diversamente berlusconiano». Pippo Civati, fronda anti-intese del Pd, liquida le risse verbali dell'aula con un proposito per la candidatura a segretario democrat: «Ho deciso che "i bambini ci guardano" sarà il mio slogan per la campagna congressuale».

Un utente con la foto di Renzi come profilo dice la sua sul labiale strappato a Letta: «E' chiaro a chiunque non sia in cattiva fede che il "grande" del labiale di Letta non poteva che riferirsi a me». Parola di «Renzo Mattei», alter ego satirico del sindaco di Firenze. Che non ha nulla a che fare con il Renzi vero e proprio, ma parla a quasi 2mila follower.

Commenti ancora più affilati su «#Senato» e «#Letta». C'è chi non apprezza il «ritorno al medioevo» della chiama uno ad uno, e la processione di sì e no dei senatori. Altri commentano le «piroette» dei falchi del Pdl, «impagliati» sulla strada della rottura. Tra i bersagli preferiti resta Domenico Scilipoti, con tanto di hashtag personale. Fa breccia l'invito dell'ex leader dei Responsabili a «bastonare i traditori»: «Ora può colpirsi da solo».

Non che le larghe intese, di per sé, convincano troppi. Il via libera al governo Letta è salutato con un prezzario: «235 voti favorevoli per #Letta. Più Iva». E il conduttore Nicola Savino dice la sua sul testacoda che ha sbalzato dalla crisi alla (quasi) pacificazione tra opposti: «Mia mamma diceva: furia francese e ritirata spagnola». Hashatag? #Fiducia. Con o senza cancelletto.

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