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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2013 alle ore 15:24.

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Francia, passa la legge anti-Amazon a tutela delle piccole librerie

PARIGI - Nella sua battaglia contro lo strapotere del cosiddetto gruppo Gafa (Google, Apple, Facebook e Amazon) – sul terreno dell'ottimizzazione fiscale, ma anche dell'aggressività commerciale - la Francia ha adottato una misura anti-Amazon per difendere le librerie "fisiche".

La Camera ha infatti approvato ieri all'unanimità, fatto abbastanza insolito, un emendamento che modifica, integrandola, la famosa legge del 1981 sul prezzo unico del libro, voluta dall'allora ministro della Cultura Jack Lang. La legge, una delle prime dell'era Mitterrand, prevede che l'editore fissi il prezzo di un libro nuovo e che i librai possano venderlo con uno sconto massimo del 5 per cento. L'obiettivo era, e resta, quello di tutelare i librai indipendenti (circa 800 sui 3.500 punti vendita complessivi) rispetto al possibile dumping di librerie che fanno capo a una casa editrice, appartengono a una catena o sono collocate in un centro commerciale.

Oltre a questo sconto, Amazon e Fnac (che ha dovuto adattarsi per cercare di non farsi spazzare via dal colosso americano) propongono ai loro clienti la gratuità della consegna a casa. Da anni l'associazione dei librai denuncia questa politica commerciale alla stregua di una concorrenza sleale. Che danneggia i librai, soprattutto i piccoli, che non possono certo accollarsi l'onere della consegna a domicilio.

Il Parlamento li ha ascoltati (l'approvazione del Senato è scontata) e ha deciso di proibire la possibilità di sommare le due offerte: o lo sconto del 5% o la consegna gratuita.

Va ricordato che quest'ultima ha per il gigante americano un costo complessivo di circa 3,7 miliardi (nel mondo, i dati per Paese non vengono forniti) ed è parte integrante della sua politica commerciale.

Amazon – che controlla il 70% delle vendite di libri su internet, a loro volta pari al 20% del totale – ha immediatamente reagito parlando di "legge discriminatoria". "Non siamo certo noi – ha detto Romain Vogg, presidente di Amazon France – i responsabili della crescita dei costi dei librai, in particolare degli affitti. Siamo radicalmente opposti a un provvedimento che aumenta il prezzo dei libri acquistati online e che penalizza anche i piccoli editori, che proprio sulla rete trovano sbocchi per i loro prodotti".

Nel contempo, il Governo ha stanziato 11 milioni per aiutare i librai a realizzare, consorziandosi, delle piattaforme di vendita online. I tentativi effettuati finora sono tutti miseramente falliti.

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