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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2013 alle ore 18:50.
L'ultima modifica è del 07 ottobre 2013 alle ore 14:29.

Continua lo scontro sull'Imu tra Pd e Scelta civica da una parte e Pdl dall'altra. Prima lo stop. Poi il ripescaggio e il semaforo verde. Alla fine ieri sono stati riammessi gli emendamenti presentati da Pd e Sc che fa pagare la prima rata Imu alle case con rendita oltre i 750 euro. La decisione è stata presa dai presidenti della commissioni Bilancio e Finanze della Camera, Francesco Boccia e Daniele Capezzone. Resta invece inammissibile la parte che destinava il gettito alla riduzione dell'aliquota Iva dal 22 al 21% fino a fine anno.
Sì a emendamenti Tares agevolata con Isee e livello differenziata
Questa mattina le Commissioni riunite Bilancio e Finanze hanno proseguito la discussione del decreto legge, con la prima seduta di votazioni. I Comuni nell'applicazione della Tares dovranno tenere conto dalla capacità contributiva dei nuclei familiari, con riferimento in particolare all'Isee, e del volume della raccolta differenziata conferita da imprese e famiglie. È una delle modifiche al Dl Imu approvate. È stato concluso l'esame degli articoli 3 (Rimborso ai Comuni del minor gettito Imu), 4 (Riduzione dell'aliquota della cedolare secca per i contratti a canone concordato) e 5 (Disposizioni in materia di Tares). Nessuna modifica sarebbe stata introdotta all'articolo che riduce l'aliquota della cosiddetta "cedolare secca" dal 19 al 15% a partire da quest'anno. Mentre per quanto riguarda l'articolo 3 è stata risolta la questione dei trasferimenti ai Comuni delle Regioni a statuto speciale del nord (escluse dai trasferimenti statali diretti, a differenza di Sicilia e Sardegna, provvederanno le Regioni stesse). Con la ripresa dei lavori, nel primo pomeriggio, dovrebbe essere affrontato il nodo degli emendamenti relativi alla reintroduzione dell'Imu prima casa per soglie catastali o di reddito.
Pressing (anche nel Pd) per ritirare l'emendamento
Pressing anche all'interno del partito perché l'emendamento del Pd venga ritirato. «Il Parlamento deve sapere che se si stravolge il decreto qualche Comune dovrà rivedere i bilanci e restituire una parte delle risorse trasferitegli dallo Stato a compensazione della prima rara Imu - ha affermato il presidente della Commissione bilancio della Camera Francesco Boccia -, ho fatto un appello ai deputati del Pd perché non si facciano pasticci, penso che non accadra». Ieri, in serata, è giunta l'apertura del capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera, Maino Marchi. Se il governo dà «risposte soddisfacenti» sui conti pubblici, ha detto, «potremo procedere al ritiro o alla riformulazione dei nostri emendamenti». Il ministro per i Rapporti con il parlamento Dario Franceschini cerca di mediare e di trovare un compromesso. Il decreto va convertito entro il 30 ottobre.
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