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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2013 alle ore 14:52.
Guido-Barilla e Franco Grillini
Dopo lo scivolone del patron dell'azienda parmigiana, consumato durante un suo intervento nella trasmissione La Zanzara in cui affermò che mai avrebbe scelto come testimonial del suo marchio una coppia omosessuale, oggi il signore della pasta (e delle pastine), si è scusato con i massimi rappresentanti della comunità LGBT.
E se, da un lato non è dato sapere se la pax sia stata sancita da un pranzo a base di penne Barilla, ovviamente, dall'altro è evidente la soddisfazione delle parti che, questa mattina tre le 11 e le 13, si sono incontrate nell'ufficio del consigliere regionale emiliano-romagnolo, Franco Grillini (presidente di Gaynet). Assieme a loro anche Flavio Romani (presidente Arcigay), Paola Brandolini (presidente ArciLesbica), Aurelio Mancuso (presidente Equality Italia), Ilaria Trivellato (Famiglie Arcobaleno).
Qualche dettaglio sull'incontro chiarificatore è stato dato in una nota a firma dei cinque rappresentanti della comunità LGBT: "Le associazioni – si legge nel documento - hanno avuto occasione di illustrare il loro punto di vista sulla polemica scaturita dalle dichiarazioni di Guido Barilla e di ascoltarne le considerazioni dopo uno scambio durato circa un'ora e mezza, in cui si è avviato un confronto tra l'azienda e le associazioni presenti" Risultato dello scambio, è stato l'impegno assunto da Barilla di "produrre proposte concrete in tempi certi, che saranno oggetto di un successivo incontro".
E così, chiusa la polemica, si può tornare a dire "dove c'è Barilla c'è casa", senza preoccuparsi se ad abitare sotto lo stesso tetto siano un uomo e una donna, due uomini o due donne, e comunque tutte con un gattino grigio con gli occhi azzurri a fare le fusa sotto la tavola (gattino che ad occhio e croce dovrebbe avere quasi 20 anni).
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