Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2013 alle ore 17:26.

My24
Paolo Zegna (Imagoeconomica)Paolo Zegna (Imagoeconomica)

Parte bene, con cinque accordi già stati firmati in mattinata, la missione di sistema italiana ad Abu Dhabi. Il primo interessa l'università Luiss e l'Emirate Academy per la formazione post universitaria nel settore turistico e lo scambio di docenti tra le due istituzioni; un altro è tra il Cnr e il ministero dell'Economia degli Emirati per cooperare nella ricerca; un terzo, tra l'Abi e la Federazione delle banche emiratina per una collaborazione tra gli intermediari finanziari. Un altro ancora tra l'italiana Saceccav e la Tamas, società che opera nel campo delle infrastrutture e dei servizi: il primo progetto che partirà sarà il potenziamento di un impianto di trattamento delle acque reflue nella città di Abu Dhabi (il giro d'affari previsto per i primi due anni di questa collaborazione è circa 50 milioni di euro); infine la Geap e la Romagna Coop Food per l'import e la distribuzione di vino e alimentari sia negli Emirati che negli altri mercati dell'area.

Priorità incrementare gli investimenti tra i due paesi
La missione del governo, Confindustria, Ice-Agenzia per la promozione all'estero, Abi Unioncamere, Alleanza delle coop e Rete imprese Italia, che si è avviata questa mattina, con 114 aziende al seguito, 8 gruppi bancari, 4 associazioni imprenditoriali e 15 tra enti e istituzioni, per un totale di oltre 300 partecipanti, ha posto le premesse per una collaborazione molto più ad ampio raggio e con obiettivi ambiziosi: superare i 10 miliardi di euro da qui al 2016 nell'export, dai 6 previsti per quest'anno, già in salita rispetto ai 5,5 del 2012. Ma soprattutto, l'obiettivo è quello di intensificare gli investimenti sia quelli italiani che quelli degli Emirati arabi da noi, oggi molto bassi. Di questo si è parlato nel Forum istituzionale con cui si è aperta la prima tappa della missione di sistema, la terza negli Emirati, ad Abu Dhabi, che proseguirà domani a Dubai.

Al Mansouri: Italia partner per diversificare la crescita dell'economia
«Siamo paesi amici, dobbiamo andare avanti senza esitazioni, l'Italia è un partner importante», ha detto aprendo il Forum il ministro dell'Economia emiratino, Bin Saeed Al Mansouri, dando una chiave per lo sviluppo futuro del paese: diversificare l'economia, che cresce a ritmo del 4% all'anno, riducendo il peso del petrolio ad un terzo rispetto al Pil (oggi è poco più della metà), e puntare su altri settori come i servizi, dal commercio al medicale, all'industria al turismo. Tra gli obiettivi per il turismo, arrivare agli 80 milioni di passeggeri che transitano per gli aeroporti di Abu Dhabi e Dubai, oltre ad aumentare i collegamenti servendo più città italiane.

Zegna (Confindustria): spazio per collaborazione continuativa delle nostre Pmi
«C'è richiesta di prodotti di qualità, che l'Italia è in grado di offrire. L'obiettivo di Confindustria è portare qui anche le piccole e medie imprese, puntando ad una collaborazione continuativa», ha detto il presidente del Comitato tecnico di Confindustria per l'internazionalizzazione, Paolo Zegna. Insieme al vice ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e al presidente dell'Agenzia Ice, Riccardo Monti, già ieri ci sono stati incontri con i fondi sovrani di investimento, il Khalifa Fund, che ha come obiettivo prioritario finanziare lo sviluppo di Pmi locali, anche in joint venture con quote di minoranza straniere. Proprio con il Khalifa Fund, ha annunciato Calenda, si sta ipotizzando la nascita di un piccolo fondo di investimento congiunto con la Simest per finanziare progetti comuni: è già stato firmato un accordo di intenti e sono stati individuati 9 progetti, con la Simest che farà lo scouting per la parte italiana.

In vista piattaforma distributiva negli Emirati
I vertici della missione si sono incontrati anche con il fondo Gulf Capital attivo nell'area specialmente nel real estate. Con il fondo Gulf Capital si sta ipotizzando una piattaforma distributiva qui negli Emirati per i nostri prodotti, sia alimentari sia della moda. Ma l'obiettivo è coinvolgerli anche in investimenti in Italia: «se si riuscisse a far finanziare da noi operazioni in 30 medie aziende per farle crescere sarebbe un volano importante per la nostra economia», ha sottolineato Calenda.

Sotto la lente le privatizzazioni italiane
Nei colloqui si è discusso anche delle privatizzazioni in Italia: l'interesse c'è e il ministro Al Mansouri ha chiesto dossier specifici, oltre a ribadire il suo interesse per Alitalia, a fronte di una proposta chiara da parte dell'azienda. «È importante poter coinvolgere i fondi come Gulf nelle eventuali dismissioni, non solo per una questione finanziaria, ma anche per la loro esperienza nel real estate», ha spiegato il presidente dell'Agenzia Ice, Riccardo Monti. Dopo il Forum istituzionale si sono tenuti alcuni seminari di approfondimento, sul medicale, alimentare, contract alberghiero, oil&gas, vino. Gli stessi approfondimenti, con incontri tra imprese locali e italiane sii terranno domani a Dubai.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi