Viva l'Europa dei luoghi comuni! Ecco gli stereotipi con cui la vedono gli abitanti di ciascun paese
Che l'Unione Europea sia una chimera o poco più, è cosa nota e argomento di dibattito peraltro serissimo. Ma qualche volta ci si può ridere su. Ci ha provato Yanko Tsvetkov ha lanciato il progetto Alphadesigner Identity Report, che con umorismo e distacco ("Sono un umanoide che abita su un pianeta chiamato Terra") racconta il vecchio continente attraverso i pregiudizi e gli stereotipi che i diversi popoli incrociano. Per questo più che un Atlante delle nuvole (dal libro di David Mitchell al film con Tom Hanks), Yanko ha realizzato un Atlante dei pregiudizi, un po' per esorcizzare le differenze che ancora separano i popoli europei. E con la speranza, magari chissà, di ridurli il più possibile.
2. L'Europa dei luoghi comuni / vista da… Francia
La Grandeur francese si rispecchia nella cartina europea vista con gli occhi parigini: la Russia non può essere altro che il "sogno di Napoleone", gli spagnoli sono ballerini di flamenco, gli italiani gente amichevole e rumorosa; i greci invece sono capelluti e rumorosi. I polacchi sono idraulici, i rumeni i parenti poveri d'Europa mentre l'Ungheria altro non è se non Sarkoland, visti i natali degli avi dell'ex President de la Republic Francais (presso Budapest o giù di lì). Peggior sorte agli svizzeri, che non vanno oltre l'essere semi-francesi o gli abitanti di Belgio e Olanda, apostrofati senza troppo aplomb come "erbaccia". L'onore delle armi agli austriaci, "antichi arcinemici", mentre sull'est i francesi hanno le idee meno chiare: sull'Ucraina ("ma non era Russia?"), i paesi baltici ("tribù baltiche"), a differenza dei turchi: "decisamente non europei".
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