Da Janet Yellen a Elvira Nabiullina. Ecco le donne ai vertici delle banche centrali nel mondo
Al timone della politica monetaria statunitense un banchiere centrale con cervello. E cuore. Le sue prime parole: «La Federal Reserve deve aiutare l'America ad avere più lavoro»
di Antonella Scott
Janet Yellen
Janet Yellen, a 66 anni, nominata da Obama per il dopo Bernanke, è la prima presidente donna, nella storia della Federal Reserve. Yellen ha di sicuro le carte un regola per una simile nomina: ha fama di "colomba" pragmatica della Banca centrale, già stretta collaboratrice, a lungo nella posizione di vice-presidente, di Ben Bernanke.
Piace alle correnti liberal ma quale insider della Banca centrale non è invisa ai conservatori.
Originaria di Brooklyn, figlia di un medico e di famiglia ebraica, Yellen è economista di formazione e sposata al premio Nobel per l'economia George Akerlof. È stata nominata tre anni or sono sulla poltrona di vice-presidente della Fed. Della Banca centrale è ormai una veterana: in precedenza per sei anni è stata alla guida della sede di San Francisco. Ed è a proprio agio, da tempo, tanto con il mondo politico che con quello accademcio: laureata a Yale ha insegnato alla University of California a Berkeley, a Harvard e alla London School of Economics. A Washington ha capitanato i consiglieri economici della Casa Bianca durante la presidenza di Bill Clinton durante gli anni Novanta.
La sua condidatura alla guida della Fed era già affiorata nel luglio del 2009, quando Obama confermò invece Bernanke per un secondo mandato. Di Bernanke è sempre stata un alleato nel varo e nella difesa, dentro e fuori la Banca centrale, delle strategie anti-crisi e di stimolo della crescita. Di recente era però parsa farsi da parte, davanti all'emergere aggressivo di Summers quale candidato preferito di Barack Obama, ma il ritiro dell'ex Segretario al Tesoro l'ha ora rimessa prepotentemente in gioco.
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