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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2013 alle ore 12:53.

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Il mercato del libro non riesce a risollevarsi e nei primi otto mesi del 2013 registra un ulteriore peggioramento del 5,4% nei canali trade (librerie, online, grande distribuzione) rispetto allo stesso periodo del 2012. Questo significa che in due anni il fatturato è calato del 14% (13,6% per la precisione).

Un trend negativo, segnalato da Nielsen, che nel 2012, anno disastroso per il libro, ha registrato un -7,8% per i canali trade e un -6,3% per il mercato complessivo che raggiunge quota -8,4% se si esclude il non book fatto sempre più da gadget e il remainders. Il giro d'affari, a prezzo di copertina, si attesta sui 3,1 miliardi di euro (2,86 miliardi di euro se si tolgono dal perimetro di consolidamento il non-book e l'usato).

Come risulta dal Rapporto a cura dell'ufficio studi dell'Associazione Italiana Editori sul mercato editoriale 2012 e i primi mesi del 2013, presentato nel giorno d'apertura della Buchmesse, raddoppia il mercato dell'ebook, è boom delle vendite online, perdono terreno le librerie fisiche, va male l'export e riacquista terreno, anche se di poco, la lettura in Italia. Il rapporto è disponibile da quest'anno solo in ebook sulle principali piattaforme.


"Enrico Letta dice che 'istruzione e cultura sono al centro dello sviluppo economico e social. Gli accordiamo fiducia. Ma vorremmo anche sapere quale ritiene sia il ruolo del libro nella realizzazione di questi obiettivi" afferma il presidente Aie Marco Polillo. "In due anni - ha sottolineato - il fatturato è diminuito del 14%, ogni giorno abbiamo notizie di librerie che chiudono, la crisi di liquidità si aggrava, si vanno rideterminando gli equilibri competitivi nei canali commerciali del libro, anche l'export cala. Serve un dialogo serio, diretto, subito. Siamo a Francoforte, in un contesto internazionale, ed è naturale fare dei confronti". "Chiediamo - ha proseguito Polillo - una politica per il futuro che passi per una vera promozione del libro e della lettura, un'IVA parificata tra ebook e libri di carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all'interno dell'agenda digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto d'autore. Il settore si aspetta molto da una buona politica: non sussidi, ma un supporto basato su regolamentazione, misure in favore dell'innovazione e promozione culturale".


La perdita di quota della libreria fisica (solo varia, escluso scolastico di adozione) passa dal 79% del 2008 all'attuale 73%. Cresce invece la quota dei canali online per la vendita di libri fisici: valevano il 3% nel 2008, arrivano oggi all'11% che salirebbe fino al 13% considerando anche l'ebook. Ci si avvicina così alla Grande distribuzione organizzata, che si conferma al 16%. Si stima, inoltre - anche se i player internazionali non conferiscono i loro dati di vendita - che il mercato ebook nel 2012 abbia raggiunto una quota di mercato (trade) compresa tra l'1,8% e il 2%: valori in assoluto ancora modesti, anche se in prevedibile crescita. Alla fine del primo semestre 2011 il valore era inferiore allo 0,5% e raggiungeva lo 0,9% a fine 2011. A fine 2012 era raddoppiato. Non è difficile ipotizzare un avvicinamento a quota 4%-5% a fine 2013.


Complessivamente il mercato digitale (ebook + banche dati) ha mostrato un andamento positivo nel 2012, che non compensa comunque le pesanti flessioni del mercato "fisico": escludendo i prodotti ibridi (carta + cd-rom/Dvd rom) ha raggiunto infatti una quota di mercato del 6,4%, con una crescita in 3 anni del 44,3%.
Ed è in calo l'export del libro fisico con un -10%. Oltre a diminuire i titoli pubblicati in Italia che sono traduzioni da altre lingue: erano il 25% nel 1995, il 23% nel 2000, sono oggi il 20%, per la prima volta si evidenziano altri due dati negativi. Cala infatti del 7,5% la vendita di diritti di autori italiani all'estero (con una minore accentuazione per il settore bambini e ragazzi).


La lettura cresce (di poco) in Italia, anche se riguarda appena il 46% della popolazione, cioè oltre 26 milioni di italiani con più di 6 anni. Il 30% del mercato è costituito da medi e forti lettori (che leggono più di 7 libri all'anno), che da soli generano tra il 39% e il 43% dei volumi di vendita di libri italiani. Nuove speranze vengono però dai libri digitali. Nel 2012 la lettura di ebook ha riguardato infatti il 3% della popolazione (con più di 14 anni): complessivamente 1,6 milioni di italiani.


La produzione in Italia è di 61 mila titoli e 220 milioni di copie stampate. Si conferma stabile (+0,6%) la media annua della produzione ma calano quasi del 20% (-19% per la precisione) le tirature. Aumenta e si diversifica l'offerta, pur diminuendo del 3% il prezzo medio di copertina dei libri: i titoli pubblicati per mille abitanti oggi sono infatti 0,92 (nel 2000 erano 0,86). Oggi le novità rappresentano il 57% delle copie e il 64,5% dei titoli.


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