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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2013 alle ore 06:42.

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Gianni Alemanno finisce in uno dei filoni d'indagine su Finmeccanica della Procura di Roma. L'ex sindaco della Capitale è stato indagato per illecito finanziamento a un politico e illecito finanziamento al partito. Un'iscrizione avvenuta a metà aprile, quando negli atti investigativi del sostituto Paolo Ielo, sono finiti interrogatori di altri soggetti coinvolti, che hanno fatto luce sul sospetto ruolo dell'ex primo cittadino. Per gli stessi reati sono stati iscritti anche l'ex assessore regionale alle Attività produttive della Giunta di Renata Polverini, Pietro Di Paoloantonio, e l'ex presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini.
L'indagine, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza e dai Carabinieri del Ros, riguarda l'appalto da 40 milioni di euro bandito da Roma Metropolitane srl, società controllata dal Comune, per la fornitura di 45 filobus della Bredamenarini del gruppo Finmeccanica. Una gara finalizzata a concludere i lavori del nuovo “Corridoio Laurentina”. Tuttavia, dietro l'operazione ci sarebbe stata una maxi tangente da 600mila euro, pagata a Riccardo Mancini, ex amministratore delegato dell'Ente Eur spa arrestato a fine marzo scorso, che secondo gli investigatori sarebbe stato «delegato dal sindaco di Roma a intrattenere rapporti con Finmeccanica». «Per quello che mi risulta – ha precisato Alemanno – si tratta della coda di una vecchia inchiesta. Un atto dovuto per i necessari approfondimenti da parte degli inquirenti». Aggiunge, inoltre, che «sono sereno e ho fiducia nel lavoro della magistratura».
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