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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2013 alle ore 15:02.
L'ultima modifica è del 13 ottobre 2013 alle ore 13:35.

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Nella ricostruzione dei comuni colpiti dal terremoto dell'Emilia 150 milioni di euro rischiano di andare in fumo per non aver rispettato le scadenze imposte da Bruxelles. E' una corsa contro il tempo, infatti, quella che stanno affrontando i comuni dell'Emilia terremotata nel tentativo di spendere, entro i termini stabiliti, tutti e 550 i milioni di euro che l'Unione Europea aveva stanziato dal Fondo di solidarietà in seguito ai fenomeni sismici del maggio 2012. Perché non ci sono possibilità di proroghe: entro la fine di novembre i Comuni del cratere dovranno aver rendicontato tutte le spese sostenute e trasmesso i dati alla Regione Emilia Romagna. Dopo di che, ciò che non sarà stato utilizzato, andrà perduto.

A Finale Emilia una scuola e un Palasport con riscaldamento hi-tech
I due sistemi termici donati da Vaillant alla comunità di Finale Emilia colpita dal terremoto del 2012 sono stati progettati per consentire il massimo risparmio energetico. Nel futuro palasport finalese - struttura in legno pronta nel prossimo mese di dicembre - la multinazionale tedesca fornirà un impianto di riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. La centrale prevede una caldaia murale a condensazione e un sistema solare a circolazione forzata cui è associata una pompa di calore aria-acqua. Nella scuola media che sorgerà accanto al Palasport entro l'estate del 2014, invece, Vaillant appronterà una centrale per il riscaldamento, il raffrescamento naturale e la produzione di acqua calda sanitaria. L'impianto termico si avvale di una pompa di calore geotermica che scambia calore con l'acqua di falda, di una caldaia murale a condensazione e da un sistema solare a svuotamento. ù

«La nostra donazione è solo una goccia in un oceano - ha detto l'amministratore delegato di Vaillant Italia, Gherardo Magri - ma credo che l'Italia debba rimettersi in piedi partendo da queste piccole cose. Come azienda, come persone siamo in realtà noi che dobbiamo ringraziare Finale Emilia per averci consentito di coniugare con questa donazione la competenza professionale e tecnica di Vaillant con l'opportunità di fare qualcosa di giusto. Sto pensando - ha detto Magri - alle centinaia di ragazzi che potranno frequentare il nuovo palazzetto e la scuola. È un passo importante per continuare a sperare. Come italiani - ha concluso d'ad di Vaillant - prendendo spunto da quanto sta succedendo a questa comunità, dalle piccole cose che riusciamo a fare meglio, dovremmo continuare a sperare e a pensare al futuro».

La donazione dei sistemi termici di Vaillant per i futuri palasport e scuola media di Finale Emilia è stata festeggiata con una pedalata in compagnia di due grandi ex ciclisti, il bicampione del mondo Gianni Bugno e Davide Cassani, commentatore Rai che non ha mancato di rimarcare «una volta di più la tenacia di queste comunità colpite dal terremoto. Un dramma che ha colpito la mia regione - ha detto Cassani - e che sento particolarmente vicino. Ma da giornate come queste si può imparare a guardare avanti. La scuola e lo sport sono due aspetti fondamentali per costruire il futuro dei ragazzi di Finale, che possono continuare a sognare». «In questa giornata piovosa - ha detto Bugno dopo aver anche ricordato scherzosamente con Cassani il campionato del mondo di ciclismo che entrambi corsero sotto l'acqua a Oslo nel 1993 - è come se ci fosse il sole».

Il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, ha partecipato insieme a 200 persone alla pedalata di 7 chilometri e ha fatto poi il punto della situazione sedici mesi dopo il sisma che ha cambiato la storia della sua comunità. «Il 20 maggio dell'anno scorso - ha detto - a Finale in pochi secondi avevamo perso la speranza oltre all'identità delle nostre terre. Ma il terremoto, che ci ha lasciato morti e dolore, ci ha poi insegnato che esiste un'Italia dalle energie incredibili e nascoste, ci ha fatto capire che esiste una comunità capace di guardare avanti. Ancora oggi - ha detto il primo cittadino di Finale Emilia - noi ci aggrappiamo a chi ci offre un sostegno concreto, come Vaillant, e anche a chi sa donarci un sorriso. Fin dalle prime fasi della ricostruzione abbiamo considerato una priorità il recupero dei luoghi più importanti per noi a livello sociale. La scuola e il Palasport sono stati subito oggetto dei nostri sforzi e sapere che entro un anno la comunità finalese avrà a disposizione entrambe queste strutture innovative è molto significativo». Il sindaco di Finale si è quindi dato appuntamento con Vaillant per un'altra festa, alla fine dell'estate del 2014, per inaugurare la scuola media che con la sua tecnologia energetica pulita saprà guardare ancora di più al futuro.

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