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Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2013 alle ore 21:00.
L'ultima modifica è del 13 ottobre 2013 alle ore 13:38.

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Il Cda di Alitalia ha approvato all'unanimità una manovra finanziaria per complessivi 500 milioni di euro, 300 milioni a titolo di aumento di capitale da offrirsi in opzione ai soci e 200 milioni di nuove linee di credito da parte del sistema bancario e la conferma delle linee esistenti.

Poste sottoscrive una quota da 75 milioni
«In questo contesto - spiega un comunicato della compagnia aerea - subordinatamente all'approvazione dei propri organi deliberanti, è previsto che Poste Italiane garantisca la sottoscrizione di complessivi euro 75 milioni dell'aumento capitale rimasti eventualmente inoptati, e Intesa SanPaolo e UniCredit garantiscano la sottoscrizione di massimi 100 milioni dell'eventuale ulteriore inoptato».

Il ruolo di Intesa Sanpaolo e Unicredit
A fronte di questa garanzia sull'inoptato, è prevista da parte di Banca Intesa San Paolo e di UniCredit la concessione di un bridge to equity di 100 milioni al fine di consentire ad Alitalia di far fronte al suo immediato fabbisogno finanziario. Cda e Assemblea si terranno lunedì 14 prossimo. L'intero Cda ha espresso «viva soddisfazione» per l'approvazione di una «manovra fondamentale che con una imponente iniezione di mezzi freschi pone solide basi per il futuro della compagnia».

Air France, condizioni «stringenti e importanti»
Air France-Klm ha dato il via libera all'aumento di capitale deciso oggi dal cda di Alitalia per garantire l'operatività della compagnia italiana, ma restano valide le condizioni «stringenti ed importanti» che il gruppo franco-olandese pone per realizzare il suo investimento. È quanto indicano a Radiocor ambienti vicini ad Air France-Klm, spiegando che la partecipazione alla ricapitalizzazione non è ai fini di un mero salvataggio, ma è condizionata alla presenza di un piano industriale che giustifichi l'apporto dei fondi.

«Ci saranno trenta giorni di tempo per sottoscrivere l'aumento ed Air France-Klm avrà quindi il tempo di capire, verificare le condizioni e negoziare», precisano le fonti. In ogni caso la sottoscrizione dell'aumento dovrà passare l'esame del board della stessa Af-Klm, cui sarà sottoposta. Quanto alle condizioni, da Parigi si richiama quanto detto in più occasioni dal numero uno de Juniac che in recenti interviste ha fatto riferimento a «condizioni dure» per l'investimento in Alitalia. «E sono indicazioni che restano valide», concludono le fonti.

Sarmi al lavoro su un nuovo piano industriale
L'ad di Poste Massimo Sarmi ha iniziato a lavorare ad un nuovo Piano industriale per Alitalia. Lo conferma una fonte autorevole, spiegando che Sarmi ha già «qualche idea in testa» e «c'è un team che dall'altro ieri sta lavorando in maniera puntuale per dare novità e innovazione al Piano industriale».

Non verranno toccati ii risparmi dei cittadini
Per l'investimento di Poste italiane in Alitalia non saranno toccati i risparmi dei cittadini, ha assicurato Sarmi. Non può essere utilizzata, ha detto, «alcuna risorsa proveniente da conti correnti postali, da buoni o da libretti postali».

La soddisfazione di Scaroni
«Apprendiamo con soddisfazione che il Cda di Alitalia ha approvato un piano finanziario che permetterà la continuità aziendale. Alitalia torna a essere per noi un importante cliente». Lo ha detto all'ANSA Paolo Scaroni, ad dell'Eni, principale creditrice di Alitalia.

Le sinergie con Mistral, il vettore dei pellegrinaggi
Il governo punta anche a sinergie con la piccola Mistral Air nel piano che coinvolge Poste per salvare Alitalia. Un cambio del "piano di volo" per l'azionista, appunto Poste Italiane, che nel 2012 per Mistral Air ha avviato la ricerca di un acquirente a cui cedere l'intera partecipazione. È del 19 luglio 2012 la sollecitazione all'invio di manifestazioni di interesse. Emerge dalla relazione finanziaria al bilancio 2012 di Poste. Che della piccola compagnia double face, cargo-passeggeri, nel quadro di un settore del trasporto aereo in crisi, traccia un quadro dei conti in netta sofferenza.

Tanto che nel bilancio 2012 di Poste è stato svalutato «l'intero valore della partecipazione» nella compagnia aerea (12,3 milioni), perché nella seconda metà dell'anno sono emersi «alcuni fenomeni che hanno introdotto elementi di incertezza sul grado di affidabilità dei risultati attesi della Mistral».

Un piccolo operatore caratterizzato dalla doppia mission, di notte cargo postale e di giorno charter per turisti e pellegrini, con voli per l'Opera Romana Pellegrinaggi e per i principali tour operator.

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